Il concetto di salubrità è molto spesso sottovalutato quando si parla di abitazioni, ma in realtà è tra gli aspetti più importanti.
Quando arriva il momento di scegliere la casa nella quale si vuole vivere o semplicemente ristrutturare la propria abitazione nella quale si sta già vivendo si devono tenere di conto diversi fattori, ma molti di questi spesso vengono sottovalutati o addirittura ignorati: la maggior parte delle persone, anche giustamente, pensa soprattutto allo stile d’arredamento, alle utenze, chiaramente ai costi dell’affitto o del mutuo, alla zona nella quale la casa si trova, ma spesso non si valuta mai il concetto di salubrità che invece è molto importante.
La salubrità è un concetto che molto spesso vediamo collegato al clima di regioni o città, ma si tratta di una caratteristica che va presa in considerazione anche per la propria abitazione o comunque quella nella quale desideriamo trasferirci: non solo un determinato clima può essere salubre, ma anche una casa e per scoprirlo ci sono alcuni modi e alcune domande che bisogna porsi per capire appunto qual è il livello di salubrità di un’abitazione.
Prima di capire come scoprire se una casa è salubre, bisogna identificare cosa si intende per salubrità in un’abitazione o comunque come concetto in generale: la salubrità rappresenta quell’insieme di fattori e di caratteristiche che favoriscono il benessere salutare delle persone e dunque, in caso di edifici e case salubri, degli inquilini dell’abitazione.
Esistono, come detto anche in precedenza, diversi fattori per capire se la propria abitazione è salubre e sono precisamente questi sei: la qualità dell’aria, l‘illuminazione, l‘isolamento acustico, l’arredamento, le tecnologie e gli spazi verdi; se la casa dove abitate o dove desiderate trasferirsi rispetta i parametri prestabiliti per questi fattori elencati allora è salubre, altrimenti bisognerebbe prendere dei provvedimenti per evitare che la scarsa salubrità abbia un impatto sulla salute.
La qualità dell’aria è forse l’aspetto più importante della salubrità, in questo caso si parla soprattutto di umidità che è il nemico pubblico numero uno per le abitazioni: il tasso di umidità deve essere compreso tra 40% e 60% per evitare che gli ambienti siano troppo aridi, ma allo stesso tempo prevenire la formazione di muffe sulle pareti che possono essere molto pericolose per la salute.
Un altro elemento cardine per il benessere fisico e psicologico è rappresentato dallo spessore delle mura che dovrebbe essere compreso tra 50 e 55 centimetri e magari anche con materiali isolanti per avere una protezione sia dal punto di vista dei rumori esterni, ma anche dal punto di vista termico; inoltre le case salubri hanno bisogno anche di un’illuminazione come si deve, magari regolata in base al ciclo sonno/veglie e dunque alla luce del Sole nei diversi periodi dell’anno.
Oltre alla struttura esterna, è importante anche il contenuto per favorire il benessere: altri fattori importanti per favorire la salubrità della casa sono rappresentati da un arredamento funzionale e rappresentato da mobili con materiali duraturi e naturali, dalle tecnologie che sono ormai un must have in tutte le case per favorire la domotica e aumentare il benessere psicologico e la comodità e infine gli spazi verdi che possono essere rappresentati sia da piante che da giardini verticali per aumentare la qualità dell’aria.