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Basta muffa in casa: ecco perché hai sempre sbagliato ad aprire le finestre

Aprire le finestre per fare arieggiare la casa, in inverno, sarà la cosa migliore da fare? Ecco perché le case si riempiono di muffa e come rimediare.

I metodi della nonna, si sa, sono sempre i migliori o almeno questo è ciò che comunemente si crede. Questo significa che anche le nonne sbagliano? Bisogna guardarsi dal dire qualcosa di tanto audace. Piuttosto, si potrebbe dire che i loro sono metodi giusti, che però male si adattano al progresso tecnologico, che obbliga a trovare nuove soluzioni ai problemi di sempre.

Perché si forma sempre muffa in casa? ffwebmagazine.it

Uno dei problemi che affligge tante delle abitazioni moderne per esempio, è la muffa che si forma nelle varie stanze. Fino a qualche anno fa, il rimedio-della-nonna di turno, era quello di aprire le finestre e le porte, così da creare ricambio d’aria ed evitare la formazione di muffa. Con l’evolversi del modo di costruire le case e gli infissi, questa soluzione, soprattutto in inverno, potrebbe diventare controproducente.

Ecco perché non bisogna aprire le finestre in queste occasioni

Aprire le finestre per far arieggiare, in inverno, è uno dei retaggi che le nonne hanno regalato alle nuove generazioni. Questo metodo, ai tempi, era sicuramente utile dato che le finestre e le porte, erano fatto soprattutto in legno o in ottone, materiali che non riuscivano bene a isolare la casa. Far arieggiare dunque, comportava un ricambio d’aria, senza grossi sconvolgimenti di temperature. 

Ecco come fare ffwebmagazine.it

Adesso, con innovazioni come le finestre a doppio vetro a taglio termico, cappotto interno ed esterno, le case riescono a essere molto più isolate. Ciò significa che, nel caso in cui all’interno dell’abitazione, si accumuli aria calda, aprire le finestre e tenerle spalancate significa semplicemente far raffreddare terribilmente un ambiente che, altrimenti, si sarebbe mantenuto a una temperatura gradevole. 

Nel momento in cui però, le porte verranno richiuse e si riprenderà la vita di ogni giorno, in cui bisogna cucinare, stirare e chissà cos’altro, le correnti calde riprenderanno ad accumularsi e incontreranno quelle fredde, che sono rimaste sigillate all’interno. E sarà proprio in questo modo che, involontariamente, si darà vita alla condensa, che costituirà una solida base per la formazione della muffa, la cui rimozione con candeggina non è certamente l’ideale.

Come risolvere dunque e interrompere questo ciclo? Munirvi di un igrometro è sicuramente un buon inizio: un semplice ed economico strumento, che vi permetterà di tenere sotto controllo umidità e temperatura. In questo modo, si potrà agire coscientemente, aprendo le finestre solo quando vi sarà bisogno di creare un moto d’aria, necessario a contrastare l’eccessiva umidità interna, rendendosi conto del momento migliore in cui chiedere tutto, evitando che la muffa diventi un problema ricorrente.

Pietro Falzone

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