È stato approvato un nuovo bonus, voluto dal Governo Meloni, per l’erogazione di 100 euro ai lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico. Chi ne ha diritto?
Il Governo Meloni, che sin dalle sue prime battute si era detto contrario ai bonus come metodo di gratificazione, è più volte ricorso proprio a questo metodo, applicandolo in vari ambiti. Con l’arrivo delle festività natalizie, quale miglior regalo se non un Bonus Natale dedicato a quei dipendenti statali regolarmente sposati e con almeno un figlio a carico?
Si tratterebbe di un bonus di 100 euro (con limitazioni che andremo presto a vedere), che sta facendo molto discutere dato che, dalla fattispecie, sono escluse le coppie di fatto, composte da persone che convivono nella medesima abitazione, come normato dalla legge “Cirinnà” del 2016. Vediamo nel dettaglio dunque, chi ha diritto al bonus e quali sono i limiti applicativi di questa misura governativa.
A dare il via libera alla misura sono state le commissioni Bilancio e Finanze del Senato, con l’approvazione dell’emendamento al decreto omnibus. Si parla di uno stanziamento di circa 100milioni di euro, che servirà dunque a finanziare la manovra per circa 1 milione di famiglie beneficiarie. Ci sono però dei requisiti per poter richiedere il Bonus Natale, che verrà erogato in caso come aggiunta alla tredicesima.
Il primo scoglio da superare per richiederlo, è un reddito ISEE non superiore a 28mila euro. La misura è infatti pensata per quelle famiglie a basso reddito, con figli a carico. Nelle prossime settimane, dovrebbe arrivare una comunicazione più chiara da parte dell’Agenzia delle Entrate, per riuscire a calcolare in modo corretto, il proprio reddito, chiarendo anche se si dovrà fare riferimento a quanto dichiarato nel 2023 o quanto si presume di dichiarare nel 2024.
Il secondo scoglio, il più controverso, riguarda la formazione delle famiglie a cui il bonus spetta. A poterne beneficiare sono dunque dipendenti pubblici sposati, separati o vedovi/e con almeno un figlio fiscalmente a carico. Sono escluse dalla misura le coppie di fatto con figli a carico, anche se si sta già pensando a un aggiornamento della misura per includere ogni fattispecie.
Il bonus non sarà necessariamente di 100 euro. La cifra verrà infatti calcolata quando il lavoratore presenterà la richiesta di bonus al datore di lavoro, che dovrà capire in sede di conguaglio, in base al periodo di effettivo lavoro registrato nel corso dell’anno, se il lavoratore ha diritto alla somma. La richiesta da parte del dipendente, dovrà essere accompagnata dal codice fiscale del coniuge e del figlio/dei figli a carico.