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Chi l’avrebbe mai detto? Il Viagra, oltre la camera da letto, aiuta le donna a partorire

Secondo una ricerca iraniana, il Viagra, la famosa pillolina blu, non aiuta soltanto gli uomini in camera da letto: ecco perché è utile alle partorienti.

La scienza, da sempre, riesce a produrre delle innovazioni che, con coscienza, riescono a portare avanti l’umanità in tantissimi campi, dall’esplorazione spaziale fino a cosa molto più terra terra, molto più utili a fette più nutrite di popolazione. Il progresso medico-scientifico in particolare, è una delle più grandi conquiste umane, in grado negli anni, di produrre effetti sempre migliori, con la conseguenza di allungare l’aspettativa di vita, migliorandone tanti aspetti.

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Capita a volte però, che si cominci una ricerca con un intento ben preciso e ci si ritrovi poi, a trarre delle conclusioni che nessuno si sarebbe mai aspettato. Un esempio su tutti, è sicuramente rappresentato dal Viagra, la magica pillolina blu che dal 1989 ha permesso di abbattere le insicurezze in camera da letto, anche se il suo scopo iniziale non era certamente quello. E oggi, pare essere stato scoperto un nuovo utilizzo.

A cosa può servire il Viagra?

Era il 1989 quando Pfizer, una delle più grandi e importanti case farmaceutiche del mondo, introdusse sul mercato un nuovo farmaco, per tentare di contrastare i problemi di ipertensione. Si notò però, dopo qualche mese dalla messa in commercio, la sua scarsa utilità nel trattamento dei problemi pressori. Si notò invece, la sua grande efficacia nella lotta alla disfunzione erettile.

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Oggi, che il Viagra è ormai diventato di comune utilizzo, tanto che ne sono state sviluppate delle varianti più naturali, visto che si tratta comunque di un farmaco che porta con sé vari effetti collaterali, un ulteriore utilizzo è stato scoperto e, per una volta, sembra non riguardare gli uomini. Anzi, ha proprio a che fare con uno degli aspetti appartenenti prettamente al mondo femminile: il parto. 

Dei ricercatori iraniani della Guilan University of Medical Sciences infatti, hanno svolto degli studi, pubblicati poi su Journal of Reproduction and Infertility, che hanno fatto emergere un dato interessante: il Viagra, somministrato alle donne durante il travaglio, ridurrebbe il rischio che porterebbe a ricorrere a un parto cesareo d’urgenza, riducendo anche il rischio di sofferenza fetale.

La motivazione scientifica dietro a questo, sarebbe l’aumento del flusso sanguigno che, come nei corpi cavernosi del pene, agirebbe anche sul flusso uterino delle donne incinte, assicurando al feto un ottimo apporto d’ossigeno. Si tratta di una ricerca assolutamente rivoluzionaria, che potrebbe dare nuova vita a un farmaco che sembrava ormai confinato a un singolo quanto singolare, utilizzo.

Pietro Falzone

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Pietro Falzone