Nelle ultime settimane si è scatenato il panico per la Legionella: ecco di cosa si tratta, dove si nasconde e cosa bisogna fare per eliminarla del tutto.
Un’altra minaccia sanitaria ha colpito il nostro Paese negli ultimi giorni e sta facendo allarmare tutti: questa volta non si tratta di un virus bensì di un batterio che si annida nelle nostre case e che, in molti casi, potrebbe rivelarsi molto pericoloso per la nostra salute e, in casi estremi, anche mortale. Stiamo parlando della Legionella, un genere di batteri che è stato scoperto e isolato sul finire degli anni ’70 e che ancora oggi preoccupa tante persone nel mondo.
I batteri del genere Legionella, in virtù della loro ampia diffusione in natura, possono entrare a contatto con l’essere umano attraverso le fonti d’acqua, sia naturali che artificiali: proliferano all’interno di fiumi e corsi d’acqua per poi raggiungere anche gli impianti idrici delle abitazioni domestiche e dunque arrivare a contatto con l’uomo attraverso i rubinetti di casa e della doccia; la Legionella può sopravvivere e riprodursi in diverse condizioni, ma si moltiplicano più facilmente intorno ai 35 gradi (dunque in acqua calda).
Il batterio della Legionella non è affatto da sottovalutare considerando che sei anni fa, a Bresso in provincia di Milano, un’infezione batterica dovuta proprio a questo organismo, ha causato cinque decessi su 52 persone colpite; negli ultimi mesi la paura sembra essere tornata nel capoluogo lombardo, dove già 56 persone sono state infettate dal batterio a pochissima distanza temporale l’una dall’altra e quattro di queste persone purtroppo hanno perso la vita. Ecco perché diventa importante capire come prevenire l’infezione e come agire in questi casi.
Ciò che sta accadendo nell’hinterland milanese sta facendo preoccupare una Nazione intera: oltre 50 persone sono risultate infette dopo essere venute a contatto con il batterio della Legionella, molte di queste residenti a Corsico mentre solamente sei a Buccinasco: l’età media dei pazienti infetti è di circa 70 anni e le quattro vittime hanno tutte un’età superiore ai 72 anni. Si precisa che le stesse erano già affette da malattie pregresse e il cui quadro clinico è stato ulteriormente peggiorato dall’infezione batterica.
Le prime segnalazioni sono avvenute lo scorso 25 aprile, anche se la maggior parte dei casi si è verificata tra il 10 giugno e il 9 agosto con le persone che hanno accusato i classici sintomi di un’infezione batterica tra i quali febbre, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, brividi; l’ATS, l’Agenzia per la Tutela della Salute con sede a Milano, sta indagando per capire la provenienza del batterio che, stando alle prime ipotesi, sembra sia rimasto all’interno delle docce delle abitazioni chiuse durante le vacanze.
Esistono diversi modi per prevenire la proliferazione del batterio della Legionella, tra i quali quelli più efficaci sono: tirare lo sciacquone del WC almeno una volta ogni 24 ore; impostare la temperatura della caldaia a 55° C così da evitare la moltiplicazione dei batteri; installare dispositivi anti ristagno che permetta di evitare la stagnazione dell’acqua e dunque la proliferazione dei batteri e ultimo, ma non per importanza, la pulizia interna dei rubinetti e del soffione della doccia, ovvero dei loro filtri.