Bisogna dire addio ai mitici contenitori Tupperware, ma fortunatamente ci sono valide alternative, scopri i materiali innovativi e i design intelligenti che rivoluzioneranno la tua cucina.
Scavando nella credenza della nostra cucina o rovistando tra i vari contenitori che utilizziamo per conservare il cibo o trasportarlo, sicuramente ci troveremo di fronte a un prodotto ideato e distribuito dall’azienda Tupperware: società multinazionale statunitense specializzata nella produzione di utensili da cucina, principalmente creati con materiali plastici, che da decenni sono distribuiti in tutto il mondo e divenuti celebri anche in Italia arrivano fino ai giorni nostri.
Dagli anni ’50 in poi, ovvero da quando ha cominciato la sua distribuzione mondiale, Tupperware è diventata azienda leader nel settore arrivando addirittura a essere quotata alla Borsa di New York alla fine degli anni ’90: il grandissimo successo che ancora oggi è sottolineato dai tantissimi clienti che utilizzano e hanno utilizzato i loro prodotti si è però scontrato con la dura realtà e proprio qualche giorno fa che è arrivata la notizia che nessuno si aspettava: Tupperware ha dichiarato fallimento.
L’azienda statunitense si è ritrovata a prendere questa difficile e dolorosa decisione per diverse problematiche dal punto di vista finanziario e ora resta solo da capire cosa succederà nell’immediato futuro con i prodotti Tupperware che tanto amiamo e abbiamo amato negli anni: fortunatamente ci sono delle validissime alternativi in termini di contenitori e utensili che possono davvero rivoluzionare la tua cucina.
Tupperware, come detto, ha dichiarato fallimento: in particolare l’azienda americana ha avviato la procedura fallimentare ai sensi del “Chapter 11“, ovvero la norma che consente alle imprese una ristrutturazione societaria dopo aver dichiarato fallimento, alla Corte Fallimentare del Delaware; seppur per molti possa risultare un fulmine a ciel sereno, c’è da dire che l’azienda era in difficoltà da diversi anni e già a partire dal 2022 non pubblicava più i bilanci.
Al di là delle difficoltà finanziare e dei debiti annunciati, la caduta di Tupperware è anche dovuta alla spietata concorrenza che negli anni ha prodotto contenitori più economici e con materiali molto più ecologici rispetto al polietilene e polipropilene: un mercato dunque non più sostenibile quello dei prodotti Tupperware il cui elevato costo era diventato negli anni anche oggetto di scherno e di siparietti comici con le mamme che per anni hanno detto ai loro figli o mariti di riportare assolutamente indietro i contenitori proprio in virtù del prezzo di contenitori e utensili.