Un nuovo pericolo sanitario sta facendo paura alla popolazione mondiale: un virus trasmesso direttamente dalle zecche che può essere mortale.
Sono passati poco più di 3 anni dalla terribile pandemia che ha scosso il mondo intero: il Covid-19 ancora oggi fa riaffiorare alla mente ricordi nefasti che nessuno vorrebbe ricordare, ma bisogna anche convivere con il fatto che l’emergenza sanitaria globale non è mai finita e, purtroppo, molto probabilmente mai finirà; questo non tanto per il Coronavirus i cui effetti sono stati ormai contenuti, ma per altri pericoli per la nostra salute che possono generarsi in giro per il mondo.
Di recente, a proposito di quanto appena detto, giungono notizie poco confortanti da Oriente dato che sono sempre di più le notizie che si stanno diffondendo riguardo una nuova infezione mortale causata dal morso di una zecca: un pericolo che sta allarmando davvero tutti dato che, stando a quanto riportato dalle notizie che si sono diffuse sul web, questo virus attaccherebbe direttamente il cervello e tutto il sistema neurologico.
Pur essendo degli animali molto piccoli, le zecche possono essere molto pericolose non solo per i nostri amici animali, ma anche per l’uomo: nonostante questi parassiti ematofagi prediligano il manto di cani, gatti e altri animali non è raro vederle anche sulla pelle umana; quando questo accade bisogna stare molto attenti a non permettergli di mordere e succhiare il nostro sangue dato che sono vettori di tantissime malattie infettive come il morbo di Lyme.
La zecca che sta spaventando il mondo intero: ti infetta il cervello
Sebbene le zecche siano animali molto noti alla comunità scientifica e anche i loro pericoli per l’uomo e per gli animali è accertato, da qualche giorno il mondo intero è spaventato dalle notizie che stanno provenendo ultimamente dall’Est del mondo, in particolare dalla Mongolia dove un uomo di 61 anni ha sofferto di febbre, vomito e mal di testa e al quale è stata diagnosticata la presenza del virus di Wetland (o Welv) cha il potenziale di attaccare direttamente il cervello.
Il virus di Welv è stato individuato in 5 specie di zecche tra cui anche la Haemaphysalis concinna, una specie di zecca diffusa nell’Europa dell’Est ma di cui alcuni esemplari sono stati avvistati anche in Giappone, Cina, Francia e Germania; successivamente la malattia di Welv è stata individuata anche in altri 17 pazienti in Mongolia e Cina che presentavano quasi tutti gli stessi sintomi come febbre, vertigini, mal di testa, malessere generale, artrite e dolori alla schiena.
Fortunatamente tutti i pazienti sono guariti e alcuni di essi presentavano sintomi anche neurologici dimostrando dunque che il morso di questa zecca può portare infezioni anche al cervello che se non curati in tempo possono portare anche alla morte.