Viene definito il “male del secolo”, ma non tutti sanno di averlo: ecco come capire se anche tu hai questa particolare condizione.
Il progresso tecnologico e scientifico chiaramente porta l’umanità a scoprire nuovi oggetti e strumenti, nuovi metodi di studio, nuovi orizzonti e fa crescere culturalmente e socialmente gli esseri umani, ma purtroppo porta con sé anche effetti negativi: le nuove scoperte da parte dei ricercatori sono servite anche a scovare nuove malattie e patologie delle quali non eravamo consapevoli in passato e questo può essere sia un bene che anche un male per certi versi.
Scoprire l’esistenza di nuove malattie è chiaramente un aspetto positivo perché porta ricercatori e scienziati ad approfondire queste particolari condizioni fino a trovarne una cura specifica evitando che possa decimare la popolazione, ma dall’altra può essere un male quando queste malattie e patologie, talvolta relative alla mente, sono causate dalle stesse scoperte tecnologiche che fanno progredire l’umanità.
L’avvento degli smartphone e, in generale, dei social network ha portato tante persone a isolarsi dal mondo circostanti e a divenire addirittura dipendenti da questi elementi: un dato di fatto che chiaramente non è un tentativo di demonizzare strumenti che al giorno d’oggi sono essenziali per le relazioni interpersonali, per la sicurezza personale e per tanti altri fattori concatenati, ma è chiaro che bisogna tenere di conto dei rischi che ci sono come la condizione nota come “brain rot“.
Brain rot: ecco cosa significa e come capire di avere questa condizione
Il brain rot, talvolta riportato come “brainrot“, è una condizione che prende il nome da due parole inglesi: “brain”, che significa mente/cervello, e “rot” che invece sta a indicare il marciume, infatti questa condizione può essere tradotta anche come marciume cerebrale. Si tratta di una condizione psicofisica che è comune a tante persone, ma che allo stesso tempo non sono consapevoli di averla dato che è molto silente.
Il brainrot, a dir la verità, può avere un duplice significato a seconda del contesto, uno più generale che spiega una condizione molto comune a tante persone e uno più specifico che indica invece un preciso rapporto con un particolare contenuto presente sul web; in entrambi casi, comunque, lo stato mentale e fisico alla base è il medesimo: essere attratti inconsapevolmente da azioni automatiche svolte senza impegnare il cervello come ad esempio l’atto di “scrollare” i social network isolandosi dal mondo esterno.
Si tratta, come detto, di una condizione molto comune a tante persone che vivono l’era dei social e che non perdono occasione di navigare su piattaforme come Instagram e TikTok in qualsiasi situazione, anche quelle magari dove di base non ci si dovrebbe annoiare come durante una festa, una cena in pizzeria o mentre si sta studiando o lavorando.
Per essere più consapevole di questa condizione e magari capire come risolvere prima che sia troppo tardi è bene fare degli esperimenti, magari lasciare lo smartphone in un’altra stanza senza utilizzarlo per diverse ore oppure non portarlo con sé quando si va in bagno: in questo modo si può capire meglio se si ha il “brain rot”.