Le carte prepagate rappresentano un metodo di pagamento molto comodo, ma negli ultimi tempi hanno subito diverse limitazioni.
I metodi di pagamento si sono evoluti nel corso degli anni e al giorno d’oggi i clienti hanno la possibilità di pagare all’interno degli esercizi commerciali o per beni e servizi in tantissimi modi diversi: oltre agli intramontabili contanti, che molti non vogliono lasciar andare via, si ha la possibilità di pagare tramite metodi digitali quali le carte di credito oppure tramite piattaforme su smartphone come Google Pay, Apple Pay e applicazioni simili.
Le carte di credito rappresentano sicuramente il metodo di pagamento digitale più comune in tutto il mondo e la maggior parte di chi utilizza questa modalità sa benissimo che non tutte le carte sono uguali: esistono infatti le cosiddette carte prepagate, come ad esempio la Poste Pay di colore giallo, la quale può essere utile per pagare online beni e servizi o all’interno di esercizi commerciali, ma va ricaricata di volta in volta con del denaro contante o tramite altri metodi digitali.
La carta prepagata, di base, non ha un conto corrente al quale è collegata e dunque utilizza solamente il denaro ricaricato su di essa: per questo motivo molto spesso queste carte non sono benviste da alcuni esercizi commerciali e da chi effettua i controlli finanziari ed è anche per questo motivo che negli ultimi tempi si sta pensando di applicare alcune limitazioni e restrizioni a queste tipologie di carta.
Nuove limitazioni per le carte prepagate: ecco cosa non si può più fare
Lo scorso 4 settembre si è tenuta una riunione del Consiglio dei ministri nella quale si è discusso anche delle nuove restrizioni e limitazioni riguardanti i controlli della Dogana che dunque prevedono il passaggio di denaro da uno Stato all’altro oltre i confini: si è parlato principalmente di denaro contante, ma in Italia si è discusso anche l’utilizzo delle carte prepagate che sono state inserite nel novero dei metodi di pagamento a rischio per i controlli.
Tutto questo è stato fatto chiaramente per evitare il riciclaggio di denaro e si sta pensando di applicare controlli sempre più stringenti per l’entrata e uscita di denaro contante dai confini dell’Unione Europea per cifre superiori a 10.000€: la discussione si è poi allargata alle carte prepagate che sono state considerate alla stregua del denaro contante soprattutto in un caso specifico: quelle che non riportano alcun nominativo collegato alla carta.