Chi scegliereste tra il vostro partner, la persona con cui costruire una vita e il vostro cane? Questa la domanda al centro di uno studio americano.
Poter contare su una persona al proprio fianco è sicuramente tra le sensazioni più rassicuranti che si possano provare. Qualcuno che diventi un consigliere, una spalla su cui piangere, la propria metà. Eppure, anche le situazioni più idilliache possono finire col concludersi nei modi più imprevisti e per le motivazioni più assurde. Proprio una di queste strane motivazioni, è stata oggetto di uno studio americano.
Cosa fare se il proprio cane, il proprio animale domestico, un grande elemento della quotidianità di molti, non trovi gradevole trascorrere del tempo col partner di cui sopra? Si tratta di una situazione che mette davanti a una scelta molto importante: rinunciare al cane per gettarsi in una relazione umana o non abbandonare il proprio animale e salutare per sempre il partner? La risposta potrebbe stupire.
Cane o partner?
Immaginate di trovare la persona perfetta, così premurosa, dolce e attenta alle vostre esigenze di qualunque natura queste siano, quella persona con cui non vi dispiacerebbe trascorrere il resto della vita o buona parte di essa. E immaginate che, dopo una bella serata passata in giro, arriviate a casa e il vostro cane inizi a inveire su quella cara, dolce e premurosa persona. Come vi comportereste?
Lo studio condotto da Rover.com punta proprio a capire quali sarebbero le reazioni delle persone, davanti a una situazione analoga. I cani, si sa, rispondono a istinti diversi da quelli umani e possono dunque essere diversi i fattori, che possono portare l’animale ad apprezzare poco una persona, come l’odore o la semplice percezione del pericolo nel vedere una persona sconosciuta accanto al proprio padroncino/a.
E ciò che emerge dallo studio condotto, è che ben il 54% degli intervistati, preferirebbe lasciare il proprio partner piuttosto che rinunciare al proprio cane, nel caso in cui quest’ultimo non dovrebbe gradire quella compagnia extra. Un risultato quello dello studio, che permette di tracciare un ritratto della situazione degli animali domestici al giorno d’oggi, considerati alla stregua di componenti della famiglia.
Uno studio che apre dunque, a tutta una nuova serie di difficoltà nelle relazioni interpersonali: se fino a qualche tempo fa, era necessario ottenere il favore del gruppo di amici o di amiche del partner che si frequentava, o in alcuni casi la famiglia, adesso il vero banco di prova è costituito dal proprio fidato compagno peloso a quattro zampe, che diventa giudice, giuria e boia di ogni relazione che non gli vada a genio.