La bocca secca non è un sinonimo solamente di ansia, ma potrebbe essere sintomo inquietante anche di una malattia che tutti sottovalutano.
A tutti può capitare di soffrire di bocca secca. Questo disturbo e molto comune e si verifica quando le ghiandole salivari non producono abbastanza saliva per mantenere la bocca umida. Ciò potrebbe capitare per diverse cause. Alcuni la additano all’effetto collaterale di alcuni farmaci, come possono essere antistaminici, antidepressivi, diuretici e tanto altro. Di conseguenza, delle volte, anche dei trattamenti medici possono portare a soffrire di bocca secca.
In molti non sanno che, con l’invecchiamento, le ghiandole salivari possono ridurre la produzione di saliva, andando ad aumentare il rischio di bocca secca. Anche alcuni abitudini come il fumo, il consumo di alcol e la respirazione attraverso la bocca potrebbe contribuire a questo disturbo. Allo stesso tempo bisogna dire che la bocca secca può essere anche sintomo di una malattia che in molti sottovalutano e di cui si parla davvero poco: di che si tratta?
Bocca secca, non sottovalutate i calcoli salivari: cosa sono e come riconoscerli
I calcoli salivari sono una problematica dolorosa e fastidiosa che può compromettere il benessere quotidiano. Questi accumuli minerali si formano nelle ghiandole salivari, ostacolando il normale flusso di saliva e dando origine a sintomi spiacevoli. Apprendere a identificare questa condizione è cruciale per individuare precocemente i campanelli d’allarme e intraprendere i trattamenti appropriati. Le ghiandole salivari rivestono un ruolo fondamentale nella produzione e nella secrezione di saliva.
Quando, però, i minerali presenti nella saliva si accumulano e cristallizzano, possono formare dei calcoli. Questi depositi solidi possono ostruire i condotti salivari, interferendo con il normale flusso di saliva e causando sintomi dolorosi e fastidiosi. Sono diversi i sintomi che ci permettono di riconoscere i calcoli salivari. Infatti, tra questi troviamo non solo il dolore localizzato, ma anche gonfiore e sensibilità, difficoltà nel masticare e deglutire, sensazione di corpo estraneo ed appunto la secchezza della bocca.
Riconoscere i segni dei calcoli salivari è il primo passo verso una diagnosi e un trattamento efficaci. Professionisti come dentisti o medici specializzati in disturbi orali potrebbero fare un esame approfondito per confermare la presenza dei calcoli. Se non trattati, i calcoli salivari possono causare complicazioni gravi e mettere a rischio la salute dell’individuo. Inoltre, i calcoli salivari possono favorire la formazione di infezioni e ascessi nelle ghiandole salivari, richiedendo spesso interventi medici urgenti.
Sono diversi i trattamenti per curare i calcoli salivari. Tra le cure troviamo anche tecniche non invasive come la stimolazione della saliva con caramelle acide o l’applicazione di calore umido sulla zona interessata. Se i calcoli sono troppo grandi o causano gravi sintomi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverli.