Grave lutto nel mondo del cinema: la notizia ha lasciato un grande vuoto fra i fan e i colleghi: aveva solo 63 anni.
Giovedì 25 aprile 2024 si è spento all’età di soli 63 anni, dopo una lunga malattia, un pilastro della cinematografia internazionale. La notizia ha colpito i fan ed il mondo del cinema in generale come un fulmine a ciel sereno, lasciando tutti senza parole.
A dare la notizia all’AFP della scomparsa di Laurent Cantet è stato il suo stesso agente, confermando così l’anticipazione del quotidiano Libération.
Il regista e sceneggiatore francese, vincitore nel 2008 della Palma d’oro al Festival di Cannes con La classe, lascia in eredità al mondo intero tantissimi capolavori, il racconto della gente comune e l’impegno sociale di cui è stato portavoce durante tutta la sua vita.
Lutto terribile nel mondo del cinema: il regista Laurent Cantet muore a soli 63
Nato a Melle l’11 aprile 1961, Laurent Cantet frequenta l’università a Marsiglia ed entra all’IDHEC di Parigi dove si diploma nel 1986. Comicnia a lavorare in televisione come aiuto-regista e documentarista. La sua prima opera di successo al cinema è Risorse umane del 1999, in cui emerge fin da subito l’impegno sociale di cui Cantet si fa portavoce.
Il vero successo arriva nel 2008 con La classe, pellicola premiata con la palma d’oro al Festival di Cannes. Quattro anni dopo torna con il film collettivo 7 giorni a l’Avana che vince nella sezione Un Certain Regard. Ritorno a Itaca è stato invece presentato alle Giornate degli Autori alla Mostra di Venezia nel 2014. Nel 2017 firma L’atélier. È invece del 2021 il suo ultimo film, Arthur Rambo, sulla nuova generazione dei francesi magrebini. Prima di morire il regista era al lavoro ad un nuovo progetto, The Apprentice, che sarebbe dovuto uscire nelle sale cinematografiche il prossimo anno.
Ad annunciare la morte del regista al termine di una lunga malattia è stato il suo agente, il quale ha voluto ricordare come Cantet abbia votato la sua carriera alla realtà con afflato umanista, convinzione repubblicana e attitudine laica. Fra le tante cause che lo sceneggiatore ha sostenuto ci sono quelle degli immigrati, dei lavoratori dello spettacolo, della parità di genere e della difesa degli autori e delle minoranze sociali.
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Sul suo profilo Instagram ufficiale anche il Festival di Cannes ha voluto porgere l’ultimo saluto a Lauren Cantet. “Apprendiamo con emozione della scomparsa del regista e sceneggiatore francese Laurent Cantet, la cui opera coerente e umanista disegna un cinema sensibile, sulla superficie della pelle e sulla superficie della società”. Si legge sui social. “Il Festival saluta con tristezza questo cineasta discreto ma essenziale, con il suo profondo impegno, che portava dentro di sé la profonda convinzione che il cinema può cambiare le traiettorie”.