Si tratta di un’alternativa che ha dato risultati incoraggianti. Ecco la nuova pillola per tenere a bada il colesterolo alto, che aiuta a ridurre gli infarti.
Quello del colesterolo alto è un problema che, nonostante se ne parli sempre poco, rappresenta una grande piaga del nostro Paese, e non solo.
Si tratta di una patologia particolarmente subdola che potrebbe portare ad un aggravarsi delle condizioni di salute di chi ne è affetto. Ma a far notizia ora è l’arrivo di una nuova pillola che promette di tenere a bada il colesterolo alto. Secondo i ricercatori che l’hanno studiata, infatti, grazie a questa soluzione si potrebbero ridurre gli infarti. Ecco di quale pillola stiamo parlando.
Ecco la nuova pillola per tenere a bada il colesterolo alto
Sono circa 230.000 le persone che, in Italia, muoiono a causa di malattie cardiovascolari. Una gran parte di queste (circa 50mila) hanno avuto problemi con il colesterolo. Solamente guardando questi numeri, quindi, si può capire benissimo la serietà del problema e l’importanza della prevenzioni. Ma ora dalla ricerca arriva una notizia che potrebbe aprire le porte ad una nuova strada per il trattamento di questo problema. È infatti in arrivo una nuova interessante pillola che promette di tenere a bada il colesterolo alto e, secondo quanto affermato dai ricercatori, di ridurre il rischio di infarto.
Gli studiosi hanno infatti ricercato (e trovato) un nuovo possibile trattamento per combattere questa condizione di salute. L’obiettivo della ricerca è stato quello di trovare un trattamento alternativo valido per quei pazienti ad alto rischio cardiovascolare che non tollerano le statine, i farmaci che prescritti per combattere il colesterolo alto. La nuova pillola è composta da acido bempedoico, autorizzato dall’AIFA già a marzo 2023 ed utilizzato per trattare ipercolesterolemia primaria. I risultati della ricerca hanno evidenziato che il farmaco potrebbe ridurre del 39% il rischio di infarti causate da malattie cardiovascolari.
Nello studio sono stati coinvolti circa 4.000 pazienti a cui è stato somministrato un farmaco a base di acido bempedoico. I ricercatori hanno quindi notato che, dopo 6 mesi di trattamento, vi era una riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e dei marker di infiammazione. Inoltre, si è registrata una diminuzione del 39% dei rischi di infarti, anche letali. Si tratta di una pillola che viene assunta per via orale e che è in grado di inibire l’enzima ATP a livello epatico. Un altro vantaggio di questo farmaco è che non agisce nel muscolo scheletrico e, dunque, si riducono drasticamente le possibilità di registrare controindicazioni che riguardano i muscoli.