Le tre sorelle Selassié che lo scorso anno hanno partecipato al Grande Fratello Vip 6 non sono affatto principesse come avevano voluto far credere.
A quanto pare il trio di ragazze discendenti dall’imperatore etiope ha mentito al pubblico, agli autori del programma tv Riccanza, e anche ad Alfonso Signorini. Ecco che cosa è emerso sulle tre ex Vippone.
Le tre sorelle del GF Vip 7 non sono davvero nobili come avevano lasciato intendere ai telespettatori del reality show di Canale 5 e a tutti i loro fan. Scopriamo che cosa è venuto a galla nelle scorse ore e cosa c’è dietro l’amara scoperta.
Sorelle Selassié, l’amara scoperta del pubblico
Le sorelle Selassié, Lulù, Jessica e Clarissa sono tre donne di spettacolo che si sono fatte conoscere partecipando lo scorso anno al Gf Vip 6. La più grande, Jessica, ha trionfato su tutti i concorrenti del reality show di Mediaset e ha portato a casa la vittoria. Le tre Vippone si sono presentate come principesse, discendenti dall’antica famiglia imperiale etiope di Hailé Selassié. Tuttavia in qualche occasione sono spuntati fuori dei rumors sul padre e la loro versione dei fatti ha cominciato a scricchiolare.
Alcuni hanno cominciato a far girare la voce che fosse solo un giardiniere per l’imperatore Selassié, e non un vero discendente di sangue. Le tre sorelle però hanno sempre sostenuto il contrario. Adesso non potranno continuare a farlo, perché è venuta a galla la verità sulle origini della loro discendenza, come pubblicato da Il Fatto Quotidiano.
La verità sulla discendenza del padre, condannato a pagare 13 milioni di euro
Il padre delle sorelle Selassié, Giulio Bissiri, è stato davvero nelle case dell’imperatore ma effettivamente solo come giardiniere. In seguito è rientrato in Italia, il Paese che gli ha dato i natali, e ha cercato di appropriarsi del tesoro dell’imperatore Selassié, che lo considerava uno di famiglia, anche se non lo è mai stato. Per questo motivo un anno fa l’uomo era stato infatti arrestato ed estradato poi in Svizzera. Pochi giorni fa il giudice lo ha condannato a 6 anni di carcere con l’accusa di “truffa per mestiere, falsità in documenti, ripetuta”.
Meno di una settimana fa infatti, la Corte di Appello del Canton Ticino ha emesso una sentenza, che ha confermato la sua condanna. Così ora dovrà pagare ben 13 milioni di franchi agli uomini che raggirato facendosi passare come membro della famiglia di Selassié. Per mettere a punto la truffa, Giulio Bissiri si era fatto firmare un’apposita delega dai veri discendenti di Hailé Selassié, così da “dimostrare” la parentela con il secondogenito dell’imperatore, e cercare di passare come terzo nella successione imperiale.