Torna il Bonus Sud per gli investimenti nel Mezzogiorno. Quanti soldi ti spettano e come si richiede il sussidio prorogato.
Ancora oggi persistono i divari da Nord al Sud Italia. Il gap economico, occupazionale e sociale è notevole, malgrado i progressi che sono stati fatti in tutto il Paese. Una famiglia del Mezzogiorno, infatti, ha una probabilità maggior di vivere in condizioni di povertà rispetto a una che risiede nelle regioni settentrionali dello Stivale. Nel 2023 il tasso di occupazione delle aree del Meridione e delle Isole è del 46,7%, contro il 68,1% del Nord Italia. Al Sud sono 2 milioni 455 mila le persone che vivono in povertà assoluta, più del doppio rispetto alle regioni del Settentrione.
I fattori che comportano questi dati sono le più basse opportunità di lavoro che offrono le regioni meridionali rispetto alle aree più industrializzate del Paese. Il gap, infatti, è favorito ancora dalla minore industrializzazione, unita al basso grado di istruzione e carenza di servizi (come quelli per la prima infanzia, che favoriscono una più alta occupazione, soprattutto delle donne). Colmare questo gap, che persiste da più di 160 anni, non è semplice, ma tanto fanno i progetti per incentivare gli investimenti nelle attività produttive.
Torna il Bonus Sud e quanti soldi dal Governo per investire nel Mezzogiorno
La legge del Bilancio del 2023 ha fatto tornare il Bonus Sud, destinato a incentivare gli investimenti nelle attività produttive nel Meridione. L’obiettivo è infatti ridurre il divario tra Nord e Sud, permettendo un più facile accesso al credito e agevolazioni fiscali per gli imprenditori che vivono in: Basilicata, zone assistite dell’Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia e Molise.
L’incentivo, con il provvedimento 188347/2023, emanato dalle Entrate, può essere chiesto per le spese sostenute dalle aziende per l’anno corrente. Il nuovo bonus, prorogato anche quest’anno, vede alcune differenze rispetto alla precedente misura. Il Bonus Sud 2023 permette di rendere espliciti gli investimenti effettuati solo quest’anno ed effettuare una rettifica del modello 2022 da parte degli imprenditori, con l’invio di un nuovo modello relativo alle spese 2023. Non sono dunque riportabili gli investimenti fatti gli anni prima e ciò necessita di modificare il bonus già concesso nel 2022.
Gli imprenditori che vivono al sud hanno potuto trasmettere in maniera telematica le loro istanze già a partire dall’8 giugno fino al 31 dicembre del 2024. Le domande interessano i crediti di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno secondo gli articoli 1, commi dal 98 a 108, della legge 208/2025. Può essere richiesto anche da chi vive nelle Zone economiche speciali (Zes), articolo 5 del Dl 91/2017, modificato dalla legge 123/2017 e nelle Zone Logistiche semplificate (Zls), secondo l’articolo 1, commi da 61 a 65 bis, legge 205/2017. Il nuovo modello può essere infatti utilizzato anche nelle Zes e Zls e anche su terreni edificabili e immobili.