Una patologia molto grave potrebbe rivelarsi semplicemente dalla sensazione di sentirsi sempre osservato: bisogna fare molta attenzione.
Sono tantissime le patologie molto gravi che potrebbero presentarsi le corso della vita. Una gi questa potrebbe apparire dalla sensazione di sentirsi sempre osservato anche quando non c’è nessuno. Prevenire quindi è la miglior cosa, andiamo quindi a vedere perché bisogna fare attenzione e di cosa si tratta.
Sono diverse le persone che si sentono costantemente osservate, anche quando intorno a loro non c’è praticamente nessuno. Questo a volte potrebbe essere frutto di un fattore culturale per il quale si può mettere un’enfasi particolare sull’osservazione, sul giudizio o addirittura sulla reputazione sociale. Altri invece potrebbero subire questa sensazione a causa di traumi o esperienze passate che ci fanno sentire in costante sorveglianza. Infine poi ci sono anche dei disturbi che colpiscono la salute mentale che possono provocare questa situazione fastidiosa.
Bisogna fare molta attenzione, però, perché dietro a questo disturbo potrebbe esserci una patologia molto grave. Il sentirsi osservato è una delle allucinazioni più frequenti, come ha rivelato una recente ricerca pubblicata sulla rivista esperta nel settore ‘Nature Mental Health’. Infatti secondo l’autorevole portale questo può essere uno dei primi sintomi rivelati nei pazienti che soffrono del morbo di Parkinson ed un conseguente declino cognitivo. Andiamo quindi a vedere tutti i risultati della ricerca e cosa bisogna fare in questi casi.
Da anni continuano le ricerche per debellare il Parkinson, anche se questa sembra una missione che sa di impresa per la medicina. Se adesso è possibile fare una diagnosi precoce attraverso la voce, spunta un nuovo sintomo del Parkinson che prima era ignoto ai più. Infatti si pensa che una persona su due con questa patologie riporti delle allucinazioni, che non sono altro che un segnale precoce nell’apparizione di questa malattia.
Le allucinazioni possono essere delle percezioni errate per quanto riguarda l’esperienza sensoriale, dovute solitamente da alterazioni anatomiche o fisiologiche del nostro cervello come può capitare nella comparsa del Parkinson nei pazienti. A fare luce su questo tema ci ha pensato il neurologo Olaf Blanke. Infatti l’esponente dell’Istituto Federale Svizzero di tecnologia, situato a Losanna, pubblicando il suo studio ha affermato: “Ora sappiamo che le allucinazioni precoci devono essere prese sul serio nel morbo di Parkinson“. Questo disturbo è apparso nei dati su 75 pazienti tra i 60 ed i 70 anni che soffrivano di questa patologia.
Durante la ricerca sono state fatte interviste e questionari atti a valutare il declino cognitivo, oltre all’utilizzo di esami strumentali come l’elettroencefalografia (EEG) per analizzare le condizioni del cervello a riposo. Nell’arco di cinque anni è risultato più veloce il declino cognitivo del lobo frontale, responsabile nell’attenzione, nel problem solving e nel controllo degli impulsi. Blanke ha quindi incoraggiato ai pazienti affetti da Parkinson e che sperimentano queste allucinazioni di parlare di questi episodi ai propri medici, in modo da fare luce sulla vicenda ed aiutare la ricerca.