A molti di noi è sicuramente capitato di veder spuntare delle macchie bianche sulla pelle. Da cosa dipendono? E c’è da preoccuparsi? Ecco tutte le risposte.
La pelle è uno degli indicatori del nostro stato di salute: dalla sua lucentezza, dalla sua tonicità, in una parola da come si presenta possiamo capire molte cose. Ecco allora che il minimo cambiamento o segnale anomalo può mandarci nel panico e scatenare paure e preoccupazioni. È il caso di certe macchioline bianche che spesso compaiono sulle mani, sulle braccia, sul viso e su altre parti del nostro corpo.
Diciamo subito che è impossibile dare una risposta esaustiva al primo colpo. Le macchie bianche in questione possono essere sia innocue che indicative di un problema di salute sottostante. Vediamo nel dettaglio le possibili cause, i sintomi associati più frequenti e gli eventuali trattamenti per liberarsene.
Le macchie bianche sulla pelle ai raggi X
Tra le cause più comuni delle macchie bianche sulla pelle figurano la Pitiriasi versicolor, un’infezione fungina che ne provoca la comparsa soprattutto sulle spalle, sul torace e sulla schiena, causata da un’eccessiva crescita di lieviti presenti normalmente sulla cute, e la vitiligine, una condizione autoimmune per cui le cellule responsabili della produzione di melanina vengono attaccate dal sistema immunitario.
Ma il fenomeno può dipendere anche dal Lichen sclerosus, una condizione cronica che colpisce principalmente le zone genitali e anali causando anche prurito e bruciori, e la Pityriasis alba, comune nei bambini, che si manifesta sul viso e si ritiene sia causata da un’infiammazione lieve. Anche la mancanza di ossigeno nella pelle può portare alla comparsa di chiazze bianche, specialmente in situazioni di freddo estremo o pressione costante sulla cute, così come le cicatrici ipopigmentate, le macchie di depigmentazione post-infiammatoria e altre malattie come la psoriasi.
Le macchioline bianche possono associarsi, a seconda della causa scatenante, a chiazze depigmentate, secchezza o desquamazione della pelle, cambiamenti a livello di tonicità e consistenza, ipersensibilità al freddo o al calore. La cosa migliore da fare in questi casi è rivolgersi a un dermatologo per un’accurata diagnosi. Il trattamento varia da situazione a situazione: a volte è basato sui farmaci antifungini, altre su creme o unguenti a base di corticosteroidi, altre ancora sulla fototerapia e sull’utilizzo di idratanti e creme emollienti. Spesso però occorre un trattamento specifico, sempre previa valutazione di uno specialista. Il fai-da-te è la scelta più pericolosa di tutte e può costare davvero caro!
