Torna il bonus assunzioni under 36 che prevede agevolazioni, incentivi e sgravi per poter assumere nuovi lavoratori sotto la soglia d’età.
Dopo il via libera della Commissione UE, la legge di bilancio 2023 formalizza la misura inerente l’introduzione di incentivi e sgravi per le assunzioni degli under 36. I datori di lavoro che vorranno assumere giovani fino ai trentasei anni potranno dunque approfittare di esoneri contributivi importanti.
Per capirne di più bisogna leggere la circolare n. 57 dell’INPS, pubblicata sul sito il 22 giugno, che fornisce le istruzioni per la fruizione del bonus. La misura, estesa al 2023 dalla Legge di Bilancio, è stata pensata per favorire l’occupazione giovanile.
Con cosa abbiamo a che fare? Non più e non meno che con un esonero contributivo previsto in favore dei datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato giovani con meno di 36 anni d’età. La proroga estende le disposizioni della Legge di Bilancio 2021, ma ha innalzato il limite massimo dello sgravio, che sale da 6.000 a 8.000 euro annui.
Di fatti il bonus consiste in un esonero contributivo del 100% di massimo 8.000 euro annui per tre anni, mentre in precedenza il tetto massimo di sgravio era a 6.000 euro. Invece, per le assunzioni che avvengono nel Mezzogiorno, terra da sempre offesa da altissimi livelli di disoccupazione giovanile, gli sgravi durano per quattro anni.
Nuovi sgravi contributivi per chi assume gli under 36: la proroga con le modifiche
L’agevolazione interesserà tutte le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni da tempo determinato, anche part-time. In questo modo i datori di lavoro potranno beneficiare di un esonero contributivo assumendo giovani che non hanno mai avuto un lavoro subordinato a tempo indeterminato. L’esonero, tuttavia, non si applica ai contratti di apprendistato.
Prima di essere approvata, la modifica è stata studiata a lungo dalla Commissione Europea, che il 19 giugno ha concesso il permesso per gli esoneri per le assunzioni effettuate dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2023. Invece, per le assunzioni risalenti al 2022 si applica la disciplina prevista dalla Legge di Bilancio 2021, per cui, come anticipato, il limite massimo di importo è pari a 6.000 euro annui.
L’esonero contributivo spetta a tutti i datori di lavoro privati, imprenditori e non, ad esclusione delle imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico. In più, dall’agevolazione fiscale è esclusa anche la pubblica amministrazione. Un altro requisito è che i datori di lavoro non abbiano licenziato e non vogliano licenziare lavoratori con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva nei sei mesi precedenti la nuova assunzione. E poi nei nove mesi successivi.