Questa pratica, definita con la sigla Sup, può avere degli effetti puramente benefici sul nostro corpo: ecco di cosa si tratta.
Con la sigla Sup si intendono tutte le attività legate allo “stand up paddling”. Ma in cosa consiste per l’esattezza? Si tratta di una pratica che, se applicata con costanza e soprattutto con il giusto criterio, può produrre degli effetti totalmente benefici sul nostro corpo. Sia a livello esteriore che a livello interiore. Disciplina perlopiù estiva, richiede grande equilibrio e un’ottima dimestichezza con l’utilizzo del proprio fisico. Propedeutico ovviamente a certi movimenti. Se praticata bene, questa attività può avere tutta una serie di effetti positivi su di noi.
Ci si deve munire di una tavola da surf e di una pagaia, così da potersi muovere in piedi sulla tavola. Si tratta sostanzialmente di un’attività da svolgere principalmente quando il mare è calmo, onde evitare problemi di qualsiasi tipo. L’attività in sé è ottima per tutto il corpo a 360 gradi, poiché durante il movimento tutto il corpo viene sollecitato, con potenziali ripercussioni però, se non si svolge tutto ciò con criterio. Ultimamente è una disciplina molto in voga, e con l’estate ormai arrivata, è tornata in auge.
Negli ultimi anni questo sport si è diffuso molto, soprattutto in Italia, dove la tradizione balneare è sempre stata particolarmente florida. Basti pensare alle più comuni attività di beach volley, sport storico per il quale la Penisola può vantare anche un certo prestigio. Le modalità di apprendimento di questa disciplina possono essere variegate: guidate, oppure da autodidatta. Ciò che conta è la pratica costante. Inizialmente si dovrà familiarizzare con il tema della caduta, ma è normale. Del resto all’inizio qualsiasi attività sarà considerata difficile, soprattutto dai novizi.
Stand up paddling: come si pratica?
Lo stand up paddling è uno sport in voga soprattutto per chi è alle prime armi, perché ha barriere di ingresso decisamente basse, rispetto al resto delle discipline balneari. Il requisito indispensabile, ovviamente, è quello di avere delle minime e basilari capacità di nuoto. Inizialmente si cadrà spesso, e ovviamente si dovrà scongiurare ogni rischio di annegare in mare – cosa che difficilmente succede, ma solo a patto che si sappia restare a galla.
Tra i benefici più riconosciuti in assoluto si possono notare dei miglioramenti evidenti su equilibrio e coordinazione. Ma soprattutto, su un tono addominale davvero fuori dal comune, essendo l’addome l’epicentro di quasi qualsiasi attività di movimento del corpo.
