Un recente studio ha dimostrato un legame tra il consumo di bevande calde e l’insorgenza di un particolare tipo di tumore
Sembra strano parlare di bevande calde in questi giorni di giugno quando il sole brilla e il caldo è diventato protagonista delle nostre giornate, non è vero? Eppure c’è un argomento di salute molto importante che dobbiamo affrontare, qualcosa che dovrebbe tenere banco tutto l’anno: il rischio di cancro associato al consumo di bevande molto calde.
In un mondo in cui tutto sembra avere effetti avversi, diversi studi scientifici hanno dimostrato che bere regolarmente bevande a una temperatura superiore a 60-65°C può aumentare il rischio di sviluppare un tumore all’esofago. Vediamo di capire meglio questa problematica.
Il calore sotto accusa: il nesso tra bevande calde e rischio di cancro
Potrebbe sembrare inverosimile, ma sorseggiare la vostra tazza di caffè o tè fumante potrebbe non essere così innocuo come sembra. La ricerca scientifica ha stabilito che il consumo regolare di bevande a temperature superiori a 60-65°C può aumentare la probabilità di sviluppare il tumore dell’esofago. Stranamente, non esiste una correlazione dimostrata tra il consumo di bevande molto calde e il tumore dello stomaco o delle vie aeree e digestive superiori. Questo ha portato l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) a inserire le bevande calde tra le sostanze “probabilmente cancerogene” (gruppo 2A).
Non andare nel panico: prima di abbandonare per sempre la tua tazza di caffè o di mate, sappi che c’è una buona notizia. Queste bevande, se consumate a temperature non bollenti, rientrano nel gruppo 3, ovvero le sostanze non classificabili come cancerogene per gli esseri umani. Ciò suggerisce che è il calore, più che la bevanda in sé, a essere potenzialmente pericoloso.
Come proteggersi?
In un mondo globalizzato come il nostro, bevande calde come caffè, tè, mate e cioccolata calda sono ampiamente consumate, così come alcune bevande alcoliche come il calvados francese o il sakè giapponese. L’alta temperatura facilita la dissoluzione di sostanze chimiche e aromi, aumentando la sensazione di gratificazione e benessere associata al consumo. Inoltre, uccide parzialmente i microrganismi patogeni e le tossine, un motivo per cui il tè è particolarmente diffuso nei Paesi dove è necessario bollire l’acqua prima di usarla. Le bevande calde sono però spesso servite a temperature tra 71-85°C, ben al di sopra del limite sicuro di 60°C.
La soluzione sembra semplice: prima di bere, assicuratevi che la temperatura della vostra bevanda sia inferiore a 60°C. Sembra un piccolo cambiamento, ma può fare una grande differenza per la vostra salute a lungo termine.
Anche se l’estate ci invita a bere fresco, queste informazioni sono cruciali per tutelare la nostra salute durante tutto l’anno. Così, quando le temperature inizieranno a calare, ricordatevi di lasciare raffreddare un po’ la vostra bevanda calda preferita prima di prenderne un sorso. La salute, dopo tutto, non ha stagione!