Ti guardi in ogni specchio che incroci in giro? C’è una ragione precisa per la quale lo fai. Ecco che cosa dice la scienza.
Se pensavi che chi si specchia lo fa solo per ammirare la propria immagine, perché è insicuro, o perché viceversa, si piace molto, resterai senza parole. Dietro questo gesto così comune si nasconde un’altra ragione.
Se ti è capitato di notare che tutti noi ci guardiamo allo specchio e di chiederti perché, sappi che il motivo non è quello che pensi: ecco la verità spiegata dalla scienza.
Perché ci guardiamo spesso allo specchio
Probabilmente anche a te da sempre capita, come a tutti noi, di specchiarsi più volte al giorno o comunque di guardare la propria immagine riflessa su ogni su superficie riflettente. L’incontro fortuito con vetri, vetrine, specchi di casa, specchietto retrovisore, specchi da borsetta, perfino lo schermo del cellulare, sono una ghiotta occasione per guardarci spesso, perché restituiscono l’immagine del nostro viso. Ma perché ci piace così tanto specchiarci?
A quanto pare il motivo non è soltanto ammirarci, autocompiacersi e non è un atteggiamento narcisista. In verità è un modo per verificare la nostra immagine ed è uno stimolo profondo e non superficiale, il cui input avviene a livello psicologico.
Grazie a una recente ricerca apparsa sulla rivista Evolution e Human Behaviour infatti, è stato scoperto che, a ogni età, passiamo addirittura un sesto della vita a occuparci della nostra immagine. Questo avviene perché la nostra psiche è alla costante ricerca di conferme perché il nostro volto è quello che vediamo meno, e attraverso il nostro riflesso noi percepiamo noi stessi. Se non fosse per le immagini catturate dall’esterno, gli specchi, le foto, i video e così via noi non avremmo esperienza del nostro corpo e ci limiteremmo solo a quello che percepiamo “da dentro”, ovvero mediante il rapporto con lo spazio esterno, gli oggetti che ci circondano.
L’emisfero sinistro ci permette di riconoscerci a colpo d’occhio senza però cogliere i singoli dettagli che lo contraddistinguono, invece l’emisfero destro che è analitico, è deputato a leggere più approfonditamente le immagini, e anche la nostra immagine e ci rende consapevoli che corrisponde proprio al nostro viso.
Quindi lo specchio non è lo strumento per ammirarci e basta, per verificare l’acconciatura il make up, l’abbigliamento o altri, ma è un mezzo attraverso il quale possiamo collegare le due percezioni diverse del corpo e saperci riconoscere. In altre parole siamo a caccia della nostra identità.