I detentori di pensione potrebbero avere paura di un nuovo procedimento: leggi l’articolo per scoprire se puoi farne parte o meno
Le pensioni sono sempre stato un aspetto storicamente delicato, soprattutto in Italia. Dove il settore ha sempre visto alternarsi luci e ombre ad una velocità talvolta impercettibile. Tra paure, dubbi e certezze, questa volta la categoria dei pensionati potrebbe essere bersagliata da un nuovo provvedimento. Una sorta di prassi burocratica che li chiamerà nuovamente all’azione. Rispettando naturalmente l’iter procedurale previsto. Ecco quindi di cosa si tratta.
In data 09/05/2023 l’Inps ha reso noto, tramite comunicato ufficiale, di aver revocato gli assegni “plus” erogati nelle annate del 2019 e del 2020. Questo per via della mancata comunicazione reddituale, che effettivamente deve essere sempre e puntualmente allegata. Il pericolo in questione potrebbe tornare a manifestarsi, con i diretti interessati che si dovranno mobilitare quanto prima per svolgere tutto in piena regola. Sostanzialmente, ad essere stati colpiti sono coloro che non hanno inviato il cosiddetto Modello Red. Ma in cosa consiste?
Si tratta sostanzialmente di una dichiarazione che viene presentata dai pensionati che usufruiscono di varie prestazioni occasionali erogate direttamente dall’ente citato.
Pensioni, attenzione a non dimenticare questo documento, rischi la revoca
Ovviamente non tutti coloro che fanno parte della categoria devono esibire questo documento, ma la sua stragrande maggioranza sì. Ed è da questo che nasce la revoca precedente. La maggior parte delle indennità di cui si deve rendere conto sono correlate al nucleo familiare. Coinvolgendo dunque coniuge e figli. Tramite questo documento, come è facile intuire, l’Inps può accertarsi della correttezza o meno dell’importo erogato. Se l’errore dovesse essere rilevato, anche a distanza di anni gli importi verrebbero revocati.
Un provvedimento decisamente severo, ma necessario per far sì che tutti gli assegni rilasciati siano effettivamente corretti. Proprio per questo motivo i pensionati devono stare attenti. Se così non dovesse essere, rischierebbero conseguentemente di perdere la loro pensione.
Onde evitare guai e revoche varie, è doveroso presentare quanto prima il proprio Modello Red. Che, come si è detto prima, consiste in una dichiarazione dei redditi relativa alle prestazioni occasionali ricevute. Come spesso accade, anche questo modulo può essere spedito tramite via telematica. Questo per velocizzare ulteriormente le operazioni. La data da rispettare per la spedizione verrà indicata nel sollecito. Niente di particolarmente complicato dunque.
Non si dovrà fare altro che consultare la sezione del sito apposito, che corrisponde alla voce “Ricostituzione pensione”. Qualche click dopo si troverà la voce “Reddituale”. Poi, fare click su “Per sospensione art. 35 comma 10 bis DL 207/2008“. Vi si potrà accedere tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o altri metodi secondari e tradizionali di accesso. Così facendo si agirà in regola, ma soprattutto si eviteranno eventuali revoche dei propri assegni. In alcuni casi si parla solo di riduzione, che ammonta a circa il 10% dell’importo. Ma sono comunque problematiche evitabili.