Cosa dobbiamo osservare per riconoscere un neo pericoloso o solo sospetto e quando è necessario andare dal medico.
Sulla nostra superficie cutanea, a seconda del fototipo a cui apparteniamo, abbiamo più o meno nei. Queste piccole formazioni, di solito scure, derivano da cellule che producono il pigmento della pelle e ci accompagnano, a volte, fin dalla nascita. Man mano che cresciamo possono aumentare in modo anche consistente, i medici ci dicono che se abbiamo più di 100 nei è meglio fare attenzione e affidarci ad un dermatologo che controllerà l’evoluzione. Purtroppo a volte quest’evoluzione può essere pericolosa perché può trasformare il neo in un melanoma ed, in questo malaugurato caso, la tempestività nella diagnosi è fondamentale.
Controllare i nei, specialmente se sono molti e magari siamo chiari di carnagione, ci salva letteralmente la vita. Il melanoma è un tumore aggressivo ma, se preso in tempo, si può curare; la cosa importante è non metterci nella condizione di ammalarci e questo si può tranquillamente fare con la prevenzione. Conoscere i nostri nei e osservare la loro evoluzione è la cosa più importante da fare, rivolgendoci immediatamente ad un dermatologo nel caso in cui notiamo qualcosa che ci sembri strano. Molto importante è anche modificare i comportamenti che ci mettono al rischio: esporsi al sole deve essere fatto con moderazione fin da piccolissimi, è bene evitare le ore più calde e coprire il capo, mettere creme protettive e occhiali da sole.
Impariamo quali sono i segnali che ci devono insospettire guardando un neo e come dobbiamo comportarci.
I nei che possono definirsi normali sono piccole escrescenze cutanee di colore marrone e di forma tondeggiante o comunque abbastanza regolari, possono essere piatti o sporgenti e ruvidi. Quando invece, un neo presenta dei cambiamenti nel colore o nella forma, magari aumenta di grandezza o ci dà una sensazione di prurito ci deve insospettire e dobbiamo consultare un dermatologo. Il neo può trasformarsi sia se presente da sempre sul nostro corpo, sia se invece è una nuova formazione, sarà il dermatologo che, con gli strumenti adatti, stabilirà se sia pericoloso o no.
Il medico, una volta accertata l’anomalia, stabilirà i passi da farsi: sicuramente un’ analisi più dettagliata e poi si procederà alla rimozione. La rimozione del neo è importante anche perché ci darà la certezza della sua malignità o benignità. L’esame istologico è quello che può darci le indicazioni certe sulla natura del neo, conoscendo questa lo specialista, potrà avviarci alle cure necessarie. Ricordiamoci quindi che l’auto osservazione dei nei è sempre fondamentale per capire se ci sia un pericolo e che, se c’è una familiarità al melanoma, è meglio un controllo annuale fatto da un dermatologo.