L’Europa è in allerta per alcuni casi di morbillo che si starebbero verificando in Gran Bretagna. Ecco che cosa sta succedendo
Negli ultimi giorni desta forte timore in Gran Bretagna, il report sui casi di morbillo dell’Agenzia di sicurezza locale, che mostra un forte aumento di persone che hanno contratto tale malattia, soprattutto in Inghilterra.
Da quanto si apprende, l’aumento dei casi è prevalentemente occorso a Londra, ma anche in altri luoghi. Dodici casi si sono rilevati all’estero, mentre gli altri in varie zone del Regno Unito. Nel 2022 i casi di morbillo sono stati 54. Il punto è che da gennaio a maggio 2023, i casi registrati sono già 49. Questo virus si divulga rapidamente e il calo delle percentuali di vaccinazione rende i bambini più predisposti all’infezione. Il morbillo si diffonde da persona a persona, tant’è che il 95% della gente deve essere vaccinata per fermare questa trasmissione.
Da quanto afferma l’Agenzia della sicurezza sanitaria inglese, solo l’85% dei bambini di 5 anni hanno ricevuto i vaccini consigliati. Ma come si manifesta il morbillo? Essenzialmente, accusando febbre ed eruzione cutanea. Tuttavia, può provocare delle complicazioni tra cui la meningite.
Morbillo: casi aumentati nel Regno Unito preoccupano
Ecco perché il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia fa parte delle vaccinazioni che più si eseguono nei bambini. Il vaccino anti morbillo fu diffuso in Uk nel 1968. Da allora, la prevenzione fu di 20 milioni di casi e 4.500 morti. L’Oms sta già avvisando in merito a questo aumento notevole dei casi di morbillo, in quanto meno persone si vaccinano, e più si agevola la strada alla diffusione di epidemie.
Anche nel nostro Paese stanno scendendo le somministrazioni di vaccini. L’anno scorso, infatti, la copertura vaccinale per i casi di morbillo era del 92% per la prima dose e 86% per la seconda. «Un livello di copertura ottimale per una malattia così contagiosa è almeno il 95% con due dosi e omogenea su tutto il territorio», spiega l’European Centre for Disease Prevention and Control.
Una docente dell’Istituto di Salute Infantile inglese, Helen Bedford, ha detto che il morbillo non è circolato per lungo tempo, anche per via dei provvedimenti anti Coronavirus a livello igienico, e l’ipotesi è che la gente non ritenga il morbillo «una minaccia continua e la vaccinazione sia diventata meno importante.Durante la pandemia, alcuni bambini hanno saltato i vaccini di routine per una serie di motivi ma ora devono recuperare», ha concluso la professoressa del Great Ormond Street.