Il digiuno intermittente aiuta davvero a perdere peso e, se sì, quanto? Finalmente la verità che tutti aspettavano.
Chi non ha mai sentito parlare del digiuno intermittente? Probabilmente nessuno. Nel caso in cui dovessi essere tra i pochissimi che non lo conosce, ti rinfreschiamo le idee.
Trattasi di un piano alimentare che prevede periodi più o meno brevi di digiuno (parliamo di ore, non di giorni, tranquilli). I metodi più diffusi sono essenzialmente tre: la dieta 5:2, che prevede il consumo di massimo 500–600 calorie in due giorni della settimana (non consecutivi) e una dieta “normalissima” durante gli altri cinque (che prevede quindi sgarri tra le altre cose), il metodo 16/8 – per gli amici anche protocollo Leangains – che prevede di saltare la colazione e mangiare in pratica solo durante otto ore al giorno (ad esempio dalle 13 alle 21, oppure dalle 14 alle 22 e così via), ma che si regge su un digiuno quotidiano di 16 ore di fila, e l’eat-Stop-Eat, che equivale a un paio di giorni a settimana (anche uno solo basta e avanza) di digiuno, che in questo caso però dura ben 24 ore (ad esempio puoi mangiare intorno alle 21 e poi direttamente alle 21 del giorno dopo, saltando di fatto colazione, pranzo e spuntini vari).
L’ultimo metodo soprattutto è abbastanza duro, soprattutto se pensiamo che durante quelle 24 ore verosimilmente dovremo lavorare, consumare energie fisiche e mentali, uscire e così via, ma ne vale davvero la pena? E con gli altri due approcci quanto possiamo mirare a perdere davvero? Ecco finalmente la verità.
I benefici del digiuno intermittente
Il digiuno intermittente è un tipo di alimentazione molto famosa ormai: ne sentiamo parlare praticamente ovunque, non solo per i suoi benefici a livello fisico, ma anche per quelli a livello cardiovascolare. Questo metodo, infatti, può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna e aiuta il cuore a restare forte, ma non solo perché aiuta anche a mantenere stabile la glicemia e a prevenire malattie metaboliche.. Ma, detto ciò, quanto peso fa perdere effettivamente? Ecco la verità.
Partiamo subito svelando un “segreto”: non possiamo parlare di numeri precisi, perché tutto dipende dalla situazione di partenza dell’individuo, ma anche da quanta attività fisica fa, dal suo stile di vita, dalle sue abitudini e così via.
Quello che è certo è che rispetto ad altri tipi di dieta è davvero efficace nella maggior parte dei casi, perché aiuta a perdere massa grassa e a non intaccare la massa magra. Certo, è normale avere fame nelle ore di digiuno, ma esistono dei trucchetti da mettere in atto per prevenire questo problema, soprattutto alla luce del fatto che non dovrai assolutamente contare le calorie nei momenti della giornata in cui puoi mangiare.
Innanzitutto mangiare frutta, verdura, proteine e cibi integrali aiuta a far aumentare il senso di sazietà, rendendo poi più semplice digiunare per 16 ore di fila (ma anche 24). Inoltre per non far arrivare proprio le voglie dovresti evitare i cibi zuccherati e gli alimenti troppo lavorati, perché fanno alzare troppo la glicemia con conseguente aumento della fame.
Inoltre diversi studi hanno dimostrato che acqua, caffè e tè non zuccherati e gomme da masticare senza zucchero possono aiutarti sopprimere la fame.
Insomma alla fine sembra che i benefici di questo tipo di approccio siano davvero tanti, ma prima di decidere di intraprendere questa strada sarebbe meglio consultare comunque un medico.