Vendere monete antiche fa guadagnare. Mai nessuno pensa al gettone telefonico, che in certi casi può valere cifre enormi
Il mercato dei collezionisti non è interessato solamente a monete rare. Ci sono tanti altri oggetti che possono valere un mucchio di soldi. Per esempio un oggettino vintage e dimenticato, che i più giovani non saprebbero neanche ben contestualizzare, come il gettone telefonico, può avere un discreto valore economico, se davvero raro.
In Italia, i gettoni telefonici sono caduti in disuso già dalla metà degli anni ’90, quando furono sostituiti dalla schede (anch’esse oggetti da collezione da molti anni). Poi con l’arrivo su larga scala della telefonia mobile, sono scomparsi anche i telefoni pubblici. Oggi ce ne sono pochissimi. E di norma non funzionano. E dato che il gettone è ormai un pezzo fuori produzione, al pari delle monete rare può raggiungere cifre considerevoli per i collezionisti.
Di norma, più vecchio è il gettone e più vale. Un po’ come succede per le monete. Poi ci sono i pezzi più rari, ricercatissimi dai collezionisti. Per capire quanto è vecchio un gettone telefonico non bisogna far altro che analizzarlo. La produzione è partita nel 1959 ed è andata avanti fino al 2001, sotto il controllo dell’allora SIP. Quasi tutti sono in ottone e nel dritto presentano al centro su due righe la scritta “GETTONE || TELEFONICO”. Poi, in basso, c’è un ovale con la data. La forma è quella dell’anno-mese (AAMM). Sul rovescio, al centro, c’è l’inconfondibile immagine di un telefono.
Il gettone telefonico che vale una fortuna: se ce l’hai hai sbancato!
Uno dei gettoni più rari è il cosiddetto Stipel (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda), è precedente al gettone standard, quindi più antico del 1959. Prima degli anni ’50, infatti altre società coniavano gettoni. Nel caso specifico la datazione rimanda al 1927. Ma la sua rarità non è data solamente dall’antichità. Il gettone in questione è infatti un conio commemorativo e limitato, legato alla celebrazione della Fiera Campionaria di Milano. Di norma un gettone del genere può valere oltre i 200 euro.
Quando il gettone in questione presenta poi alcune particolarità che lo rendono unico, il prezzo sale. Ci sono infatti testimonianze di gettoni commemorativi del 1927 con difetti di conio, che i collezionisti sono disposti a pagare più di 1.000 euro.
In genere, per tutti i gettoni, il mercato richiede soprattutto quei pezzi che presentono degli errori di conio, e in questo modo il valore del gettone può aumentare esponenzialmente, fino a toccare i 2.000 euro! Per i gettoni standard, quelli della SIP, di norma i pezzi possono costare dai 2 ai 3 euro. Alcuni sono più richiesti dai collezionisti, come quelli con l’anno/sigla 7502, 7706, 7803, 7901, 8011, che possono arrivare fino a 15 euro. Quelli con anno/sigla 6504, 7110, 7304, 7412, 7704 costano fino a 50 euro.
