Oggi vi spieghiamo cosa succederebbe alle vostre pensioni qualora decideste di trasferirvi all’estero. Incredibile!
Se l’Italia non è un Paese per giovani forse non lo è nemmeno per gli anziani. Infatti sono sempre di più i pensionati che decidono di andare a vivere all’estero. Ma che cosa succede alle pensioni di chi si stabilisce in un altro Stato? Vediamolo insieme.
L’Italia è, senza dubbio, un Paese bellissimo, ricco di Storia, arte e musei; il clima è mite e si mangia benissimo. Tuttavia vivere in Italia sta diventando impossibile per un numero crescente di persone. Inflazione, tasse, bollette, rialzi anche sui beni di prima necessità: tutti fattori che spingono tanti italiani a prendere un volo per l’estero e non tornare più a vivere qui.
Ad emigrare non solo soltanto i giovani in cerca di opportunità di lavoro. Anche tanti pensionati preferiscono trasferirsi in Paesi dove ad essere mite non sia solo il clima ma lo siano anche le tasse e in cui vivere costi un po’ meno. Sia chiaro: questo problema non è solo italiano. Anche negli Stati Uniti, ogni anno, milioni di pensionati fuggono in Messico o verso i Caraibi per godersi i frutti di tanti anni di lavoro.
Pensioni: ecco cosa succede se vi trasferite all’estero
Tra i Paesi più gettonati dai pensionati italiani ci sono Tunisia, Grecia, Portogallo e Spagna. Ma conviene davvero lasciare l’Italia? Per capirlo, bisogna fare un’analisi accurata di costi e benefici altrimenti si rischia di fare un salto nel vuoto da cui poi è difficile tornare indietro.
In termini fiscali i vantaggi sono indubbi: basti pensare che in Tunisia, Portogallo e Grecia le tasse sulle pensioni vanno dal 5 al 10% contro il minimo del 23% dell’Italia. In pratica un pensionato che percepisce una pensione di 25 mila euro all’anno, in Italia paga 5.200 euro circa di tasse. In Portogallo pagherebbe circa la metà, con un risparmio di 2.600 euro, cioè euro al mese. In Tunisia addirittura potrebbe risparmiare 3.900 euro all’anno, cioè 325 euro al mese.
Tuttavia non ci sono solo lati positivi. Bisogna fare i conti anche con alcuni aspetti negativi del trasferirsi in un altro Stato. In buona sostanza quello che si risparmia da una parte col Fisco italiano, poi lo si va a spendere dall’altra per altre cose. Dovete mettere in conto i costi del viaggio e quelli relativi all’acquisto o all’affitto di una nuova casa. Ci sono poi le pratiche burocratiche e le spese per avere un’assicurazione sanitaria.
E che dire poi della lingua? Nella maggior parte dei Paesi stranieri non parlano Italiano. In alcuni non parlano nemmeno Inglese. A questo bisogna aggiungere le difficoltà di adattarsi a una nuova cucina, a nuovi usi, costumi e tradizioni. Insomma potrebbe non essere tutto così semplice e piacevole come si pensa. Se, comunque siete decisi a lasciare l’Italia, ecco quali sono i Paesi in cui i pensionati pagano meno tasse.