Marco D’Amore ha sorpreso tutti i fan quando ha condiviso una foto in cui è truccato con il rossetto e parrucca. Ciro Di Marzio di Gomorra è irriconoscibile.
L’attore napoletano è uno dei più apprezzati e amati dal pubblico che lo segue sui social. Ha raggiunto la grande popolarità grazie alla serie tv tratta dal best seller di Roberto Saviano, nella quale ha dato il volto a “L’Immortale”. Anche se in passato aveva avuto numerosi ruoli che lo hanno formato come interprete.
Marco D’Amore è stato apprezzato dal grande pubblico nel 2014, quando è apparso per nella prima stagione di Gomorra – La serie, interpretando l’iconico personaggio Ciro Di Marzio. Ma la storia artistica dell’attore partenopeo parte quando era solo un ragazzino e nel 2004 si è diplomato alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano e da qui inizi a prendere parte a numerosi spettacoli teatrali.
Una carriera sempre in ascesa quello di D’Amore, tanto che nel 2019 ha debuttato anche come regista proprio dirigendo il quinto e il sesto episodio di Gomorra nella quarta stagione. La notorietà di Marco, inoltre, lo ha portato ad essere seguito sui social da un bel po’ di persone. È proprio su Instagram che ha condiviso uno scatto del passato che lo vede con rossetto e parrucca, ma c’è un motivo ben preciso.
Marco D’Amore con rossetto e parrucca: ecco il motivo
Tempo fa, l’attore napoletano ha condiviso su Instagram uno scatto nel quale lo si vede con la parrucca e truccato. Lo ha fatto per un giorno speciale. “Non si nasce donne: si diventa”, ha scritto D’Amore citando una frase di Simone de Beauvoir, una nota intellettuale e scrittrice francese.
Marco ha condiviso lo scatto nella giornata internazionale della donna, ovvero l’8 marzo, ed ha scelto quella foto mentre era impegnato nelle riprese di un film che poi non si è più realizzato in quanto il progetto si è interrotto sul nascere. “Essere entrato anche per poche ore nei panni di quella ragazza mi ha restituito la suggestione di tutte le donne che ho visto, incontrato, vissuto e che hanno lasciato una parte di sé nella mia manchevole parte di uomo”, ha scritto.
“Questo essere che ero diventato era il mio femminile. – si legge nel post – Fragile, sensibile, folle, chiassoso ma soprattutto… potente!”, ha proseguito D’Amore per poi sottolineare quanta strada c’è ancora da fare in termini di battaglie e conquiste di diritti.