Sei sicuro/a che mangiare pasta tutti i giorni faccia ingrassare e che comunque non faccia bene? Ecco la verità su questo tema così controverso.
Molti sono portati a credere che i carboidrati – tutti, senza distinzione alcuna – siano nemici del dimagrimento. Tantissime persone, quindi, iniziano a escluderli totalmente dalla loro dieta, prediligendo proteine, verdure, frutta. Sia chiaro: già di per se questo concetto è sbagliatissimo.
Una dieta sana deve essere equilibrata e per farlo deve contenere tutti i macronutrienti, nessuno escluso. Non è pensabile eliminare pasta e pane per sempre, anche perché mangiare la prima tutti i giorni ha degli effetti inaspettati sul corpo che pochissime persone conoscono.
Ecco quali. La pasta è uno degli alimenti più amati in assoluto dagli italiani (e non solo), eppure troppo spesso viene esclusa – oppure quantomeno ridotta al minimo – dalla dieta perché imputata di determinare un aumento di grasso corporeo. Chi vuole perdere peso, quindi, crede che mangiarla ogni giorno sia deleterio. Ma se vi dicessimo che non è così, ma che in realtà è esattamente il contrario? Ecco finalmente la verità su questo tema.
Mangiare pasta tutti i giorni fa male?
Partiamo subito da un presupposto: mangiare la pasta tutti i giorni non fa affatto ingrassare, anzi. Diversi studi si sono occupati di questo tema negli anni e il risultato è davvero sorprendente.
In primis, come ha affermato la nutrizionista Valentina Galiazzo, specialista in biochimica clinica, la pasta “apporta innanzitutto carboidrati complessi, nutrienti essenziali che l’organismo utilizza per ricavare energia. (…) Gli amidi in particolare di cui è fonte rispetto agli zuccheri raffinati presenti ad esempio nei prodotti da forno necessitano di più tempo per essere digeriti e garantiscono sazietà, specialmente se è integrale perché fornisce fibre solubili”.
Ma non solo, perché “grazie sempre alla presenza delle fibre, un consumo regolare di pasta integrale contribuisce a mantenere in salute l’apparato digerente, facilitando la regolarità dell’intestino. (…) Una porzione da 70 g combinata nello stesso pasto con altre fonti di fibre come le verdure e con grassi e proteine, ad esempio del pesce, aiuta a tenere sotto controllo i picchi glicemici, che favoriscono con il tempo l’insorgenza di diabete di tipo 2, sovrappeso, malattie cardiovascolari e metaboliche e addirittura tumori”.
In secondo luogo (ma di certo non meno importante), uno studio ha messo in evidenza che la realtà è del tutto opposta rispetto a quello che si pensa, perché paradossalmente le persone che mangiano regolarmente la pasta hanno un indice di massa corporea inferiore e, cosa ancora più importante, hanno un rischio minore di contrarre malattie cardiovascolari.
Ma non finisce neanche qui, perché la pasta ha anche un altro beneficio: contiene triptofano, un aminoacido che serve all’organismo per sintetizzare ormoni e neurotrasmettitori alleati del buonumore. Questa, infatti, serve anche per agevolare la produzione di Gaba, endorfine, serotonina e melatonina. Come ha affermato sempre la succitata nutrizionista, inoltre, può essere consumata anche di sera senza alcun problema, magari semplicemente evitando condimenti troppo pesanti.
