Gli utensili di cucina possono essere veicoli di contaminazione, soprattutto quando si utilizza un tagliere o uno stesso coltello per vari cibi senza lavarli quando si cambia alimento. Ecco perché non bisognerebbe mai mettere insieme sullo stesso tagliere questi cibi
La regola generale da seguire in cucina per evitare contaminazioni e infezioni (per esempio di salmonella) dovrebbe essere nota a tutti, eppure viene spesso trasgredita. Quante volte, per preparare un pranzo o uno spuntino, capita di tagliare salumi, carni, verdure e pane sullo stesso tagliere?
Il comportamento in questione è estremamente pericoloso: la carne cruda, come quella dei salumi o dei pezzi che andranno poi cotti, deve sempre essere esposta in un tagliere a parte, e non entrare in contatto con altri cibi. Solo in questo modo è possibile scongiurare qualsiasi possibilità di contaminazione incrociata. La carica batterica contenuta dalla carne è parecchio alta, e le conseguenze possono essere gravi: dal mal di pancia alle intossicazioni più severe.
Le regole da seguire in cucina sono semplici, e non vanno ignorate, anche quando si tratta di preparare un semplice spuntino o un aperitivo. I pericoli si chiamano salmonella, listeria (che è capace di riprodursi anche all’interno del frigorifero), klebsiella (causa di malattie all’intestino), e-coli e campylobacter. Bisogna insomma considerare l’alta probabilità di trasferimento dei batteri dal cibo crudo a quello cotto, o dalla carne alle verdure, soprattutto quando entrano in gioco errati metodi di conservazione, insufficiente igiene in fase di esposizione e preparazione e altri comportamenti sbagliati.
Perché questi alimenti non vanno mai messi sullo stesso tagliere
Gli agenti patogeni non possono essere eliminati con una passata di straccio. Anzi, il problema potrebbe diventare più grave, dato che l’umidità piace ai batteri e aiuta la loro proliferazione. Quando su uno stesso tagliere si preparano formaggi e salumi, verdure e crostini o crakers c’è sempre qualcosa che non va. Peggio ancora quando a essere posti troppo vicini sono il pollame, il maiale e le verdure.
La fase più delicata è il taglio, cioè la preparazione. Ma il pericolo contaminazione prosegue anche dopo il servizio, ossia quando il tagliere sta di fronte a coloro che si preparano a mangiare. I cibi andrebbero sempre distanziati. Ma capita di rado, anche nei locali, le cui cucine dovrebbero conoscere a menadito le regole dell’igiene alimentare. Va anche ricordato che i taglieri di legno, anche se belli, non sono il supporto più igienico sul quale mangiare.
Rispetto alla plastica, il legno è un materiale poroso: trattiene l’acqua con cui viene lavato. Anche il bambù, da molti considerato una scelta migliore in quanto ha proprietà antibatteriche naturali, non è immune alle contaminazioni. Il rischio in tutti i taglieri è la proliferazione di germi e batteri, che si moltiplicano e vengono poi a contatto con il cibo. E quando gli alimenti sono vari si parla di contaminazione incrociata.