Quando si guarda (o riguarda) Il commissario Montalbano, ogni volta, ci si innamora della Sicilia, e della letteraria Vigata, una città inventata da Camilleri ma che raccoglie in sé varie location reali della provincia di Ragusa. E c’è un luogo che appare ne Gli arancini di Montalbano assai caro a tutti i fan
Per ricreare Vigata i registi della serie Rai hanno girato soprattutto a Scicli, Ragusa, Modica e Ispica: questi sono i luoghi, profondamente barocchi e ragusani, in cui è possibile respirare l’atmosfera camilleriana. Vigata, Montelusa, cioè dove si trova il commissariato, e Marinella sono infatti ricreate in diversi angoli diffusi fra Scicli, Porto Empedocle, Ibla e Punta Secca.
Ma fra i set di Montalbano, i fan hanno di certo a cuore lo scenario che appare nell’ottavo episodio della serie, e cioè nell’iconico Gli arancini di Montalbano. Qui il commissario indaga sulla morte di una coppia, la cui auto è precipitata in un burrone. Per cercare notizie sul colpevole visita l’istituto Sacro Cuore di Maria, che i registi hanno ubicato nell’ex mercato ittico di Comiso.
Ex mercato perché oggi quel luogo è un museo civico e sede della fondazione Gesualdo Bufalino, un grande scrittore nato proprio a Comiso e molto amato da Camilleri. Di questa ambientazione è nota la bellissima chiesa. Si tratta della chiesa di Santa Maria delle Stelle, caratterizzata da una magnifica cupola neogotica. Una costruzione sorta nel XII secolo e quasi del tutto distrutta dal terremoto che colpì la Sicilia nel 1693.
Comiso è una città piena di monumenti favolosi. Spesso è un punto di arrivo per molti turisti, dato che è sede di un aeroporto servito da tante compagnie low-cost. Ma pochi si fermano in zona. Uno sbaglio… Bufalino definì la sua città di origine come una città-teatro: una scenografia stupenda, piena di architetture barocche edificate con pietra locale: un materiale dalle particolari sfumature.
Da non perdere la già citata chiesa madre di Santa Maria delle Stelle, costruita nel quindicesimo secolo sullo scheletro di un edificio più antico, e ricostruita dopo il 1693: una bellissima costruzione all’interno e all’esterno. Pregevolissimi gli altari decorati: nell’altare maggiore seicentesco si scorgono magnifiche decorazioni musive con marmi policromi e lapislazzuli.
Una tappa va poi fatta a piazza Fonte Diana, nel cuore della città che ha fatto da sfondo a un episodio storico di Montalbano: in questa piazza si possono il Palazzo Comunale di stile neoclassico con capitelli ionici e corinzi e la bella fontana. Non lontano c’è la basilica di Santa Maria Annunziata, che è bella vista da lontano e da vicino.
Il luogo più curioso di Comiso è la Pagoda della Pace, inaugurata nel 1998, dopo tanti anni di lavoro, dal monaco giapponese Morishita. Un tempio orientale su una collina davanti alla ex base missilistica della cittadina siciliana.