Le apnee notturne sono disturbi respiratori che si collegano a diverse problematicità, arrivando ad intaccare anche la vita sessuale.
Si chiamano apnee ostruttive del sonno (conosciute anche come apnee notturne) sono una sindrome alquanto diffusa, ma che molto spesso viene presa sotto gamba. Il disturbo è caratterizzato da diversi sintomi, tra i quali spicca il russamento, insieme al respiro che si fa affannoso e le pause respiratorie durante il sonno. Le apnee notturne possono diventare causa di problematicità da non sottovalutare. In particolare per quanto riguarda la qualità del sonno e la concentrazione di ossigeno nel sangue. La sindrome è in grado di intaccare anche la vita sessuale dei pazienti.
In base a quanto emerso da una recente indagine effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità, una persona su sette non riesce a dormire bene nel corso della notte. Sono diversi gli elementi che potrebbero compromettere la qualità del sonno andando, in alcuni casi, ad influire sulla respirazione. In tal caso si parla di sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Queste ultime possono essere determinate da fattori come alterazioni anatomiche delle vie aeree (un setto nasale deviato, una mandibola di piccole dimensioni o una lingua grossa sono degli esempi).
Un altro fattore decisivo potrebbe essere l’obesità, per via della presenza di grasso corporeo eccessivo responsabile di un aumento della massa dei tessuti molli che si trovano nel collo, mettendo i muscoli della gola in difficoltà. A ciò si aggiunge il peso esercitato dai chili in più sull’addome, con il rischio di peggiorare la respirazione. Le apnee notturne si manifestano soprattutto con sintomi come il russamento e le pause respiratorie durante la notte, ma potrebbero collegarsi anche ad altri segnali.
Apnee notturne, il legame con l’attività sessuale
In molti casi le apnee ostruttive del sonno vengono sottovalutate dai pazienti, convinti che il russamento sia un fenomeno normale e che non meriti di essere sottoposto all’attenzione di un medico. In realtà, il russare rappresenta il primo campanello di allarme quando si parla di tale sindrome e non dovrebbe essere assolutamente preso sotto gamba. Tuttavia, questo non è l’unico segnale a cui affidarsi.
Le persone che soffrono di apnee notturne lamentano, in particolare, un sonno disturbato e per niente riposante, che spesso provoca sonnolenza diurna e difficoltà di concentrazione. Un altro sintomo, ignorato da tante persone, ha a che vedere con il calo del desiderio sessuale. Riposare male e accumulare ore di sonno, infatti, rischia di intaccare negativamente l’attività sessuale facendo diminuire la voglia. Le apnee ostruttive del sonno possono diventare anche causa di disfunzione erettile.
In tal caso, la ragione è dovuta al fatto che la sindrome porta i pazienti a svegliarsi più volte nel corso della notte. La conseguenza è uno scompenso ormonale, che riguarda soprattutto la produzione di testosterone, destinata a ridursi. Inoltre, il fenomeno si collega ad una ossigenazione del sangue inadeguata che a sua volta determina un aumento dei livelli di endotelina nell’organismo, ossia una sostanza con effetto vasocostrittore che provoca l’irrigidimento delle pareti dei vasi sanguigni, aumentando le probabilità di disfunzione erettile.