Un successo straordinario per tutto l’ultimo decennio del secolo scorso. Poi lo scioglimento nel 2003. A distanza di vent’anni, il racconto su ciò che è accaduto
Chi è cresciuto negli anni ’90 non può che legare i propri dolci ricordi agli 883. Un gruppo musicale capace di far divertire, ma anche di far emozionare. Formato da Max Pezzali e Mauro Repetto. Lo scioglimento del duo ha causato grande dolore tra i fan. Oggi, a distanza di molto tempo da quel triste momento, emergono i motivi. A raccontarli è lo stesso Max Pezzali in una recentissima intervista.
Max Pezzali, infatti, fonda gli 883 nel 1989 insieme a Mauro Repetto. Lui è il frontman, mentre Repetto, soprattutto nei primissimi video e brani, intrattiene con i suoi balletti. Un gruppo che, per tutto il decennio che ci porta al nuovo millennio conquista tutti e vende milioni di dischi in Italia. Del resto, vi sono brani che, ancora oggi, a distanza di tantissimo tempo, sono dei cult. E sono conosciuti anche da chi quegli anni non li ha vissuti. Da “Hanno ucciso l’uomo ragno” a “Come mai”, passando per “Una canzone d’amore”, “Gli anni”, “Nord Sud Ovest Est”, “Con un deca”, “Weekend”, “Tieni il tempo”, “Sei un mito”. Canzoni iconiche, come potete vedere dai titoli, che sicuramente conoscerete, variano dai ritmi più veloci e alle tematiche divertenti, a quelli più riflessivi e intimi. Insomma, un duo che ha fatto la storia della musica italiana. Ma poi qualcosa si rompe.
Perché si sono sciolti gli 883
Il percorso degli 883 si interrompe infatti circa vent’anni fa, nel 2003. Dall’anno successivo, infatti, Max Pezzali, oggi 55enne, ha proseguito il proprio percorso artistico, musicale e professionale. Ma lo ha fatto da solo. Oggi, quindi, spiega in una intervista a ‘Passa dal BSMT’, i motivi dello scioglimento che, quindi, andrebbero ricondotti alla volontà di Repetto.
In una intervista che sta girando molto in questi giorni sui social, Max ricorda il saluto di Repetto. Un saluto. Non un addio. Stando al racconto di Pezzali, infatti, il suo socio gli disse che doveva andare a Parigi per un breve periodo. Così non sarà, dato che, di fatto, scomparirà e i due si rivedranno solo un paio di anni dopo.
Visualizza questo post su Instagram
“E’ semplicemente accaduto” dice nell’intervista che vi proponiamo. “Ho scelto di andare avanti, di continuare su quella strada” aggiunge. Vi erano, infatti, delle scadenze e degli accordi economici e professionali da rispettare. Di certo Max ha proseguito proficuamente la propria carriera. Ma, forse, con uno spirito diverso, come lui stesso chiosa nell’intervista: “Mi è mancata moltissimo la presenza di Mauro e di fatto mi manca ancora adesso”.