Con le nuove direttive europee, molte caldaie dovranno essere sostituite. Vediamo quali dovremo acquistare.
La svolta green è già iniziata e il primo passo sarà rendere più ecosostenibili le nostre abitazioni. Molte caldaie dovranno essere sostituite ma attenzione a quelle che andremo ad acquistare perché non tutte vanno bene. Scopriamo insieme cosa fare e verso quali caldaie indirizzarci per poter beneficiare dei bonus.
L’Unione europea è stata chiarissima: dobbiamo diventare Green, molto più Green di quanto siamo ora. E la svolta deve partire dal luogo in cui ciascuno di noi trascorre più tempo: la nostra casa.
Entro il 2030 ogni abitazione dovrà passare almeno alla classe energetica E che dovrà diventare D entro e non oltre il 2033. Nel frattempo, tuttavia, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri di ridurre di almeno il 15% il consumo di gas.
Per il momento si tratta di una richiesta finalizzata a ridurre le importazioni dalla Russia. Presto la richiesta potrebbe diventare una direttiva. Nell’ottica di tagliare sui consumi di gas e di diventare sempre più Green, si renderà necessario sostituire le vecchie caldaie.
Ecco quali caldaie si possono acquistare con i bonus
Presto dovremo rassegnarci a dire addio alle caldaie a gas e agli incentivi fiscali ad esse legati. Da ora in avanti i bonus saranno destinati unicamente per l’acquisto di apparecchi di riscaldamento più sostenibili rispetto a quelli a combustibili fossili.
E, mentre la richiesta di tagliare sui consumi di almeno il 15%, per ora, non è un obbligo, per quanto riguarda l’installazione di caldaie a gas è già scattato il divieto tassativo. I tempi per adeguarsi sono strettissimi: inizialmente si era pensato di concedere tempo almeno fino al 2029 per mandare in pensione le vecchie caldaie. Poi la Commissione Ue ha ritenuto opportuno anticipare al 2024.
A questo punto la domanda sorge spontanea: se non potremo più avvalerci delle caldaie a gas, con che cosa ci riscalderemo nei prossimi inverni? La Commissione europea non ha ancora vietato i sistemi di condizionamento e riscaldamento che funzionano con la pompa di calore. Ammessi anche tutti gli impianti certificati che funzionano con biometano o idrogeno. Pertanto questi non dovranno essere sostituiti e potranno continuare ad essere acquistati anche avvalendosi di agevolazioni statali.
Naturalmente le soluzioni da privilegiare sono tutte quelle forme di riscaldamento che prevedono l’impiego di energie rinnovabili. Quindi sì a pannelli solari ma anche alle nuovissime finestre fotovoltaiche che consentono di essere installate senza nemmeno dover chiedere il permesso agli altri condomini.
Per tutte queste soluzioni alternative, sono previsti incentivi. Tuttavia l’Unione europea ha messo dei paletti: bonus sì ma non per tutti. Le agevolazioni andranno ad aiutare solo – o prevalentemente- le famiglie con i redditi più bassi. Il sistema di aiuti non sarà accessibile a tutti allo stesso modo ma sarà pensato a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. In attesa di dover cambiare le nostre caldaie, ottime notizie per quanto riguarda le bollette di luce e gas: il Governo Meloni ha deciso di rinnovare gli aiuti..