I referti medici della Principessa Diana mostrano una diagnosi scioccante: la figura di Lady D non trova pace, ennesima verità agghiacciante.
Nonostante siano passati quasi trent’anni dalla tragica scomparsa di Lady D, esiste ancora chi intende speculare sulla figura della Principessa, riportando confessioni e pensieri esposti quando Diana era ancora in vita. Oltre alle lettere private della moglie di Carlo III infatti, nelle ultime settimane sono state diffuse persino le sue cartelle cliniche.
Quanto riportato sul curriculum sanitario produce l’ennesimo mistero rispetto alla realtà vissuta dalla diretta interessata nella corte di Buckingham Palace. La Royal Family risponde con formale silenzio stampa, ragion per cui diverse domande rimarranno inevitabilmente senza risposta.
La figura di Lady D ha raggiunto nuovamente notorietà ed interesse anche rispetto alle produzioni cinematografiche e televisive diffuse negli ultimi anni. Troviamo dunque Spencer, film candidato agli Oscar per l’incredibile interpretazione dell’attrice americana Kristen Stewart; giungendo infine alla scandalosa pubblicazione di The Crow, serie Netflix in cui vengono affrontati temi privati e talvolta fittizi rispetto al rapporto tra la Principessa e la Famiglia Reale. Le cartelle cliniche offrono dunque la scusa perfetta per l’ennesimo dibattito: i comportamenti di Lady D infatti vennero definiti a suo tempo patologici. Approfondiamo insieme l’argomento.
Diffuse le cartelle cliniche di Lady D: la verità sulle condizioni di salute della Principessa
Di fronte all’evidente instabilità emotiva della Principessa, il medico britannico Sr John Batten (vicino alla Famiglia Reale) tentò di giustificare il malessere di Lady D facendo riferimento ad una vera e propria patologia. Dalle cartelle cliniche diffuse nelle ultime settimane, risalenti ai primi anni di matrimonio con Carlo III, si evince di come i dottori avessero attribuito la colpa ad un particolare gene famigliare.
Esponendo tra l’altro la paura che tale malattia cronica potesse passare persino a William ed Harry. Diana aveva infatti parlato della diagnosi al suo psicanalista, spiegando che i medici le avrebbe prescritto degli antidepressivi molto forti. Una rivelazione di questo tempo avrebbe fornito dunque alla Royal Family la scusa perfetta per potersi dissociare dall’ansia e frustrazione provata dalla diretta interessata.
Poco tempo dopo, il dottor McGlashan chiarì la sua posizione in merito alla diagnosi prodotta da Batten: “E’ una donna normalissima” – esordì – “con disturbi emozionali, non patologici”. Lui stesso infatti si allontanò progressivamente dalla corte britannica in seguito alla presa di coscienza di quanto accadeva all’interno delle mura di palazzo. Nonostante il dibattito rispetto alle cartelle cliniche della Principessa, persiste il mistero rispetto alle sue reali condizioni di salute. La sua instabilità infatti venne definita “pericolosa” dai medici di corte tanto da parlare addirittura di un “disastro dinastico” laddove Harry e William avessero cominciato a manifestare gli stessi comportamenti della madre.