Il primo strumento di prevenzione contro i tumori è uno stile di vita sano a 360 gradi. La natura ci offre una risorsa preziosissima che può risparmiarci il calvario della malattia.
Il tumore è il male anche di questo secolo. Ogni anno milioni di persone ricevono una diagnosi che cambia improvvisamente un’intera esistenza. La ricerca scientifica ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, ma ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la propria parte per prevenire l’insorgere di quel nemico invisibile e spesso letale. La parola d’ordine è: stile di vita sano, sotto tutti i punti di vista.
La prevenzione dei tumori comincia sicuramente a tavola. Mangiare bene è la prima medicina per il nostro organismo, per proteggerlo dal cancro e da moltissime altre malattie, comprese quelle cardiovascolari e neurodegenerative. Tra tutti gli alimenti, un posto d’onore in tal senso spetta all’olio extravergine d’oliva, tra l’altro fiore all’occhiello del nostro patrimonio enogastronomico.
Uno squisito alleato nella lotta contro i tumori
L’ultima in ordine di tempo ad accendere i riflettori sull’oro verde è l’Università di Madrid. Un’équipe di ricercatori ha condotto un’analisi sistematica dei dati sull’effetto dell’olio extravergine di oliva e dei suoi composti fenolici sul paesaggio epigenetico, utilizzando i database PubMed, Scopus e Web of Science ed esaminando le prove pubblicate. Dopo aver definito e applicato una serie di criteri di selezione, gli scienziati hanno passato in rassegna 51 articoli, eseguendo la valutazione della qualità con lo strumento Cochrane risk of bias rivisto.
Il dato di fondo è che i componenti della dieta possono indurre cambiamenti epigenetici attraverso la metilazione del DNA, la modifica degli istoni e la regolazione dei microRNA (miRNA). E naturalmente le ricerche sulla regolazione epigenetica indotta dalla dieta possono informare gli studi preventivi e perfezionare le linee guida per la salute pubblica. Nel caso dello studio spagnolo, i risultati hanno mostrato che sia l’extra vergine che i suoi composti fenolici possono promuovere cambiamenti epigenetici in grado di regolare l’espressione di geni e bersagli molecolari coinvolti in diversi processi metabolici. In altre parole, sono un ottimo alleato per migliorare la nostra salute.
L’oleuropeina (OL), per esempio, può essere un regolatore epigenetico nel cancro e l’idrossitirosolo (HT) modula l’espressione di miRNA coinvolti nello sviluppo del cancro e di malattie cardiovascolari e neurodegenerative. L’extra vergine e i composti fenolici – concludono i ricercatori – sono in grado di regolare l’espressione genica modificando i meccanismi epigenetici che impattano sulla fisiopatologia umana. Il tutto regalandosi anche il piacere di un prodotto squisito.