Come capire se siamo coinvolti in una relazione sana o tossica? Ecco tutte le avvisaglie da non sottovalutare.
Il problema delle relazioni malsane è che non sempre ci accorgiamo che sono tali, finché non ne siamo fuori. L’amore offusca il giudizio e, prima che ce ne rendiamo conto, si diventa una coppia che litiga per qualsiasi cosa. Una relazione sana può sicuramente assumere forme diverse a seconda di dinamiche diverse (non esiste uno stampo unico per tutti), ma ci sono alcuni punti di riferimento da verificare: fiducia, comunicazione, rispetto. Le basi! Abbiamo bisogno di tutti e tre, dice Jack Hazan, noto terapeuta di coppia newyorchese.
È anche importante notare che solo perché una volta la nostra relazione era sana, non significa che lo rimanga anche in futuro. “Una relazione sana può diventare malsana. Nel corso del tempo, molte cose possono succedere e molte cose possono cambiare “, afferma Caitlin Cantor, terapeuta e sessuologa che opera a Filadelfia e nel New Jersey. “Vecchi traumi si innescano; ne accadono di nuovi; le persone si distraggono. Molto può succedere e portare una relazione un tempo sana a diventare malsana”.
Le spie di allarme di una relazione poco sana
Nessuna relazione è perfetta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, essendo frutto di due esseri umani imperfetti che cercano di affrontare insieme la vita. resta il fatto che ci sono alcune caratteristiche imprescindibili di un legame solido, gratificante e reciprocamente vantaggioso:
- Fiducia. È la parola d’ordine. La capacità di fidarsi del proprio partner, e viceversa, è il modo numero uno per mantenere una relazione sana. “La fiducia e la sicurezza con il tuo partner sono fondamentali”, afferma Hazan. “Questo significa non mantenere segreti, mantenere un senso di sicurezza e sapere che non ti ferirà fisicamente, emotivamente o psicologicamente”. La fiducia riguarda le piccole cose, afferma Melissa Fulgieri, altra affermata terapeuta di coppia. “La coerenza e la comunicazione creano fiducia”. Il consiglio? Immaginare di essere come un conto in banca. “Fate depositi sotto forma di promesse mantenute, atteggiamenti coerenti, gesti gentili. I prelievi sono le critiche, le autodifese, le chiusure nei confronti del proprio partner, le accuse ecc”.
- Comunicazione efficace e gentile. Fa parte della costruzione del senso di fiducia. “Avere una comunicazione aperta con il tuo partner è estremamente importante”, aggiunge Hazan. “Essere in grado di parlare con il tuo partner dei tuoi sentimenti aiuta a creare fiducia e comprensione reciproca”. Ciò significa anche “cercare di capire il punto di vista del tuo partner invece di coinvolgerlo in una conversazione per provare a dimostrare ulteriormente il tuo punto di vista”, spiega Fulgieri. Così si potrà continuare a fare squadra e lavorare insieme su una soluzione produttiva.
- Assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Una relazione semplicemente non funziona se non si riesce a entrare in empatia con il dolore del proprio partner e ad assumersi la responsabilità delle azioni che potrebbero averlo causato. Secondo Cantor “la difensiva è un killer di relazioni”. E questo perché “limita l’opportunità di comunicare al partner che ascoltiamo la sua prospettiva, la comprendiamo e la consideriamo valida”, aggiunge Fulgieri. “Se sei troppo impegnato a difendere la tua prospettiva, perdi l’opportunità di entrare in contatto con il tuo partner”.
- Interesse reciproco per i bisogni reciproci. Affinché una relazione funzioni, bisogna mettere da parte certi istinti egoistici. Adesso c’è un’altra persona coinvolta. Anche i suoi sentimenti, convinzioni, desideri e bisogni contano e dovrebbe importartene. Certo, nessuno è in grado di soddisfare le esigenze di un’altra persona sempre e comunque, ma si dovrebbe cercare di farlo il più possibile.
- Capacità di perdonare. Il tuo partner è destinato a fare casini, e anche tu. Una relazione sana non significa che i partner non commettono errori, ma che sono capaci di perdonare e crescere grazie a quegli errori. “Questo non vuol dire che dovresti perdonare tutto ciò che fa il tuo partner” chiarisce Hazan. “Ma essere in grado di scegliere le tue battaglie e decidere cosa vale la pena di perdonare è fondamentale”.
Se non riusciamo ancora a determinare se la nostra relazione è sana o meno, poniamoci le seguenti domande:
- Posso parlare al mio partner con una sana comunicazione?
- Le mie aspettative sulla relazione vengono soddisfatte?
- Sento di poter crescere personalmente con il mio partner?
- Posso essere me stesso con lui o assumo una nuova personalità?
- La mia vita è migliore con lui/lei?
Vediamo dunque quali sono i segnali di una relazione malsana. Se un rapporto non funziona bisogna agire, che si tratti di una terapia o di una rottura. È importante conoscere e decifrare le spie di coinvolgimento in una dinamica tossica.
1. Siete ansiosi o emotivamente svuotati. Una relazione malsana è terreno fertile per l’ ansia e il disagio emotivo. Questi sentimenti sono fondamentalmente un campanello d’allarme inconscio.
2. Sentite di non riuscire a essere voi stessi. “Bisogna sentirsi liberi di condividere i nostri pensieri e sentimenti con il partner”, dice Hazan.
3. Vi sentire ripetutamente delusi. No, non siete egoisti! La delusione ripetuta, specialmente quando comunicate costantemente le vostre esigenze al partner, è una spia inequivocabile.
4. La relazione vi sembra sbilanciata. Se c’è uno squilibrio emotivo o di potere, probabilmente la barca sta affondando.
Infine un avvertimento: non tutte le relazioni possono o devono essere salvate. A volte, bisogna rendersi conto che la decisione più salutare è quella di metterci definitivamente una pietra sopra. Non c’è sempre un modo per superare queste situazioni tossiche. Spesso questa è la scelta che alla fine vi condurrà a una relazione veramente sana. Ma solo voi, in cuor vostro, sapete se è questo il caso oppure no.