Chiara Ferragni finisce nuovamente nella bufera: le furiose critiche sono ancora rivolte all “uscita in mutande”.
L’inizio del 2023 per Chiara Ferragni è stato contraddistinto da una vera e propria celebrazione della sua persona e dei risultati che ha ottenuto come imprenditrice digitale. La partecipazione al Festival di Sanremo, infatti, non è stata altro se non un riconoscimento globale del ruolo che ha avuto nella fase pionieristica del web e dei social network.
Onore a lei, dunque, per ciò che è riuscita a creare con la sua immagine, la sua capacità comunicativa e il suo talento stilistico e imprenditoriale. Visto che siamo in fase di complimenti glieli facciamo anche per la capacità di sopportare la stupidità e la frustrazione degli utenti social. Se c’è infatti una cosa che si è capita in questi anni è che più successo ottieni sui social, più vieni preso di mira, criticato e insultato da gente che evidentemente non ha di meglio da fare nella vita. Difficile infatti capire quale sorta di godimento traggano dal cercare di distruggere qualcuno, ma soprattutto cosa pensano di ottenere scrivendo commenti di rabbia e odio oltre a fare aumentare la popolarità del soggetto in questione.
L’ultima “bufera” social che vede come involontaria protagonista Chiara Ferragni riguarda un post che l’influencer ha pubblicato per Louis Vuitton, dunque un post pubblicitario per il quale – con ogni probabilità – Chiara è pagata. Ma perché un simile post ha generato così tanta rabbia?
A generare scalpore (come se nel 2023 fosse strana una cosa del genere) è il fatto che Chiara indossi solamente un giubotto di pelle, un paio di collant e gli indumenti intimi. Lo scatto è stato fatto per una delle vie di Milano, dunque gli utenti hanno pensato che la Ferragni esca di casa ogni giorno con quell’outfit.
Bastava leggere la didascalia del post per rendersi conto che gli scatti in questione fanno parte di una campagna pubblicitaria e che dunque l’outfit è stato scelto proprio per catturare l’attenzione degli utenti social sulle scarpe che sta pubblicizzando. Di fatto la furia non permette agli odiatori seriali di comprendere che generare dibattito e polemica (a questo punto viene anche da pensare che alcuni siano pagati proprio per farlo) non porta altro che visibilità e pubblicità alla persona che stanno attaccando. Il che è il contrario di ciò che vorrebbero in teoria ottenere.
Tra i vari commenti insensati spunta anche quello di un utente che cerca di fare ragionare gli altri e di contestualizzare sia l’outfit che gli scatti: “Mamma mia che commenti imbarazzanti … ovvio che una persona non vada in giro così in ufficio o in bus. Ma avete mai visto una sfilata di moda? Non c’è quasi niente che si possa indossare nella vita di ogni giorno. Suppongo neppure lei esca così a meno che vada a una festa privata di sera”, parole sacrosante a cui non c’è bisogno di aggiungere altro.