Antonio Cassano ha voluto dire la sua sui tantissimi soldi che girano nel mondo del calcio: l’opinione di Fantantonio fa discutere.
Tra i principali talenti italiani degli anni 2000 c’è sicuramente Antonio Cassano, il campione di Bari Vecchia che è esploso nella stagione 1998-1999 grazie ad un fantastico gol al San Nicola contro l’Inter (aveva solo 17 anni) e ha poi mostrato tutte le sue qualità con la maglia della Roma e della Sampdoria. Per molti Cassano avrebbe potuto percorrere una carriera molto più ricca di successi se avesse avuto la testa giusta.
Fantantonio ha avuto la grande occasione al Real Madrid, all’epoca allenato da Fabio Capello, ma in due stagioni ha collezionato solo 29 presenze (con 4 reti). Nonostante ciò, nel palmares di Antonio Cassano figura comunque un campionato spagnolo con i Blancos, uno scudetto con il Milan e due Supercoppe Italiane (Roma 2001 e Milan 2011). Oggi Cassano è uno dei quattro protagonisti della Bobo TV, il podcast a tema sportivo condotto dal talento barese assieme a Bobo Vieri, Nicola Ventola e Daniele Adani. Molti spezzoni delle varie puntate vengono pubblicati anche su YouTube. La popolarità sempre più crescente della Bobo TV ha spinto la Rai a riservare un piccolo spazio al podcast anche durante gli ultimi Mondiali di calcio in Qatar.
Antonio Cassano non ci gira intorno: “Non è un lavoro”
In moltissimi seguono la Bobo TV anche per le ‘sparate’ di Antonio Cassano, che non ha peli sulla lingua e non le manda a dire. Negli ultimi tempi Fantantonio ha fatto parlare di sé per i suoi continui attacchi all’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri: l’ex Roma e Samp ritiene che il gioco proposto dai bianconeri non sia all’altezza della storia della Juve. Ma Cassano ha riservato critiche anche a Cristiano Ronaldo, Massimo Ambrosini, Carlo Ancelotti, Pippo Inzaghi e vari altri campioni del mondo del calcio. Di recente è diventato virale anche un video dove Cassano, intervenuto come ospite nel podcast di Fedez, Muschio Selvaggio, parla di come i calciatori siano dei privilegiati.
“Non è un lavoro il nostro – le parole di Cassano – E’ un divertimento. Lavoriamo due ore al giorno. Guadagni tanti soldi per nulla. C’è gente che guadagna 2.000, 3.000 euro e si fa un c**o come una capanna. Io fino a 17 anni non avevo una lira, poi gioco 2 ore al giorno e mi riempio di soldi. E sono io quello che fa i sacrifici?“.
“I sacrifici li fa uno che la mattina si sveglia alle 6 e lavora fino alle 6 di sera“, conclude Cassano. L’opinione dell’ex calciatore trova molti pareri favorevoli: “Bravo, in generale non ho molta stima per i giocatori di calcio ma questo è un bel discorso, intellettualmente onesto“, il commento di un follower.