Chiudere una relazione può non essere semplice perché si teme di ferire il partner. Questo porta alcuni ad fare ghosting, dove però chi subisce la delusione soffre di più.
Il momento in cui si decide di chiudere una relazione non è mai semplice, anche per chi fa questa scelta. Sarebbe sbagliato, oltre che riduttivo, pensare che a soffrire sia solo la persona che viene lasciata. Molto spesso, infatti, chi lascia può essere tormentato dai dubbi e arrivare così a trascinare la situazione per timore di sbagliare o di ferire l’altra persona.
Portare avanti un rapporto solo per forza di inerzia è però altrettanto scorretto, oltre che poco onesto, visto che è come se si fosse poco trasparenti nei confronti del partner. Ci sono però molti casi in cui chi si trova in questa situazione arriva a rendersi protagonista di quello che viene definito “ghosting”, un modo di agire che è soprattutto indice di vigliaccheria.
Il ghosting non è un comportamento piacevole
A volte interrompere un rapporto sentimentale, ma questo vale anche se si tratta semplicemente di una frequentazione, è inevitabile. Questo può accadere per i motivi più disparati, ma se ci si rende conto di non provare più i sentimenti di un tempo o di non andare più d’accordo è l’unica strada da prendere.
Riuscire a comunicare la decisione presa può mettere in difficoltà un po’ tutte, anche le persone che in genere si mostrano particolarmente coraggiose. In genere la modalità da seguire sarebbe innanzitutto una, mettersi d’accordo e fissare un appuntamento per poter parlare in modo tale da poter avere un confronto civile.
Difficilmente il partner può prendere la scelta in maniera indifferente (anche se non tutti riescono a piangere davanti al partner), ma l’onestà rappresenta certamente la scelta migliore. Molto meno adatte sono invece le due strategie alternative, ovvero la comunicazione tramite messaggio o addirittura il ghosting, che si verifica quando uno sparisce senza dare alcuna spiegazione.
È indispensabile trovare il coraggio
Indicare le motivazioni che possono spingere una persona a chiudere una relazione può servire a poco perché difficilmente può esserci un dietrofront. Avere di fronte qualcuno che si comporta in modo trasparente è però segno di educazione e di rispetto, cosa che non dovrebbe mai mancare anche quando ci si arriva a lasciare.
Non tutti sembrano però tenerlo a mente e si dimostrano vigliacchi, al punto tale da negare ogni forma di confronto. Anzi, c’è chi si rifiuta anche di rispondere semplicemente a una chiamata o un messaggio, come se non ci fosse mai stato alcun rapporto in essere. Questo è quello che è definito ghosting, una situazione che sta purtroppo diventando sempre più diffusa e che spinge chi lo subisce anche a farsi dei sensi di colpa e a chiedersi se si sia sbagliato qualcosa per meritare tutto questo.
Accettare questa pratica anche per gli psicologi è l’aspetto che rende tutto più difficile. In questo caso, infatti, ci si sente come in un limbo, attaccati alla speranza che quello che sta per diventare un ex abbia avuto un problema ed è solo per questo che non sta avendo alcun contatto con noi. Allo stesso tempo, però, questo modo di agire attacca l’autostima: si pensa infatti di non essere meritevoli nemmeno di un chiarimento.
Un sondaggio del 2020 ha messo in evidenza quali siano le ragioni che possano spingere a ghostare: il 16% è convinto che in questo modo l’altra persona venga ferita in misura minore, mentre l’8% teme addirittura una reazione violenta qualora dovesse parlare apertamente. In generale, però, mettere un punto è importante, anche in malo modo, per evitare di tenere accesa una fiammella di speranza che non dovrebbe esserci più.