Nuova truffa online: con il QR code ti svuotano il conto. Come salvarsi dalla catastrofe

La nuova truffa online sfrutta il codice QR per svuotarti il portafogli: ecco come funziona e come proteggersi dai malintenzionati.

Il QR code è la nuova frontiera della tecnologia: nonostante sia stato inventato prima dell’avvento del nuovo millennio, sta trovando largo uso solo negli ultimi anni. Adesso è possibile trovarlo in quasi tutti i bar e ristoranti, per non parlare dei mille altri utilizzi per siti internet, pagamenti e tanto altro.

Cos'è la truffa del QR code e come proteggersi
Attenzione alla nuova truffa tramite QR code – ffwebmagazine

Non è strano quindi che anche i truffatori abbiano iniziato ad utilizzare i QR code per rubare i vostri risparmi. Il fenomeno prende il nome di Qrishing e sta prendendo sempre più piede tra i malintenzionati, che ormai lavorano principalmente in gruppi organizzati e mai in solitaria. Abbiamo già visto cos’è la truffa della multa e come viene operata ai danni delle categorie più fragili. Adesso cerchiamo di capire in cosa consiste il fenomeno del Qrishing e come evitare di farci rubare i nostri risparmi.

Truffa del QR code: si chiama Qrishing, ecco come riconoscerlo ed evitarlo

Oggi i truffatori devono obbligatoriamente avere un contatto diretto con la vittima scelta, in quanto per avere accesso a banche o simili hanno bisogno di dati che solo il titolare e proprietario può conoscere, come date o password. Per questo motivo potrebbero arrivarvi delle chiamate in cui il truffatore si finge un dipendente della banca o del fisco, per ottenere le informazioni private.

Truffa Qr Code
Come il Qr code ruba i tuoi dati personali – ffwebmagazine

Ottenere queste informazioni è oggi possibile grazie ai QR code, il nuovo mezzo preferito dai truffatori per estorcervi informazioni e denaro senza lasciare traccia. Del Qrishing ha parlato Adriano Bottazzi, segretario della divisione italiana di Acfe, (Associazione degli esaminatori certificati di frodi), che ha spiegato come funziona la truffa. Si cade nella trappola soprattutto al momento del pagamento tramite Qr code: in alcuni casi è stato apposto uno sticker con un Qr falso sopra quello reale. Al momento del ‘pagamento’ i truffatori ottengono i dati bancari del malcapitato, che verrà invece dirottato su un sito creato appositamente per commettere degli illeciti.

In Francia questo metodo è sempre più diffuso e le autorità hanno dovuto avvertire i cittadini del pericolo. “Vengono inserite nelle caselle di posta cartoline di mancata consegna di raccomandata finte, con Qr code per poter ricevere nuovamente la raccomandata invece di andare allo sportello”, ha spiegato Bottazzi, “e anche qui si viene dirottati, si inseriscono dati e si scaricano malware”. In Italia possiamo stare tranquilli, almeno per il momento, dato che non sono state segnalate frodi di questo genere, ma non possiamo sapere se questo trend della truffa approderà anche nel nostro paese.

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