Agli inizi del Duemila venne colpito da una malattia: da quel momento l’attore fu costretto dunque a doversi spostare in sedia a rotelle.
Sono passati tanti anni da quel giorno in cui gli venne diagnosticata la polinevrite acuta, che gli ha procurato disturbi della deambulazione e della oculomozione, eppure per il comico quel momento non può essere dimenticato. Sono susseguiti mesi difficilissimi, trascorsi in parte all’ospedale e in parte “fuori”, seduto in carrozzina. Adesso sta meglio e il peggio è alle spalle, ma allora fu costretto a fermarsi per un po’, per un riposo assoluto.
Di solito un attore comico ha uno scopo: quello di far ridere il suo pubblico. È strano sapere che Paolo Rossi abbia attraversato l’inferno, in preda ad un virus e alla paura, ma soprattutto in preda alla depressione. Colpito dalla polinevrite (un’infiammazione che colpisce contemporaneamente più nervi periferici, provocando un malfunzionamento di quest’ultimi), non solo perse, seppur provvisoriamente, l’uso delle gambe, ma dovette anche stare con un occhio bendato per tanti giorni. Un momento a dir poco buio, che però l’attore ha voluto raccontare, forse anche per esorcizzare quelle sensazioni di puro smarrimento e sconforto, ma anche per mettere a tacere i pettegolezzi che iniziarono a girare sul suo conto, creando solo sciocche illazioni.
L’attore costretto a spostarsi in sedia a rotelle e sospendere il lavoro
Si è tratto “di una cosa seria, ma non grave”, disse lui stesso durante un’intervista rilasciata anni fa a La Repubblica. È stato curato all’ ospedale San Raffaele di Milano, dove gli fu detto che aveva bisogno di tanto riposo. “Fossi stato impiegato magari mi avrebbero dato un mese di convalescenza, invece tre mesi, sapendo che con il mio mestiere me lo posso permettere”. Raccontò all’epoca dei fatti. Dovette dunque accettare di muoversi in carrozzina, mettere in sospeso la sua carriera e attendere che arrivasse la guarigione.
Nato a Monfalcone, in provincia di Gorizia, il 22 giugno del 1953, Paolo Rossi Kobau da ragazzino si trasferì a Ferrara dove conseguì il diploma di Perito Chimico, prima di raggiungere Milano per iniziare la sua carriera di attore nei teatri. L’esordio come attore teatrale infatti arrivò nel 1978 Histoire du Soldat, opera da camera del compositore russo Igor Stravinskij rappresentata alla Scala di Milano con la regia di Dario Fo. Seguono una sfilza di successi e quasi subito arrivò anche l’esperienza cinematografica. Paolo Rossi è presente in diversi film come Via Montenapoleone, della regia di Carlo Vanzina, Nirvana, di Gabriele Salvatores, Benvenuti al Nord, di Luca Miniero, La mia banda suona il pop, di Fausto Brizzi e tanti altri. La sua ultima apparizione nel piccolo schermo risale al 68° Festival di Sanremo nel 2018, al fianco del gruppo musicale Lo Stato Sociale, con la canzone in gara Una vita in vacanza.