Mai sentito parlare di dieta pianeterranea? Si tratta dell’ultima novità in tema di alimentazione e sta attirando grande interesse in tutto il mondo: ecco tutto quel che c’è da sapere.
Mangiare sano, non ingrassare, prevenire molte malattie croniche, il tutto senza rinunciare al piacere della buona tavola. Troppo bello per essere vero? No, assicurano i fautori della dieta pianeterranea. Un regime alimentare figlio dei tempi: a km 0, sostenibile e globale. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e perché sta avendo tanto successo.
La dieta pianeterranea, così chiamata indicarne la validità da un capo all’altro del globo, è l’ultima novità in fatto di alimentazione. Ma se a proporla è una rivista autorevole come Nature, c’è da drizzare subito le antenne. Oltre a garantire un’alimentazione consente sana ed equilibrata, infatti, questa soluzione consente di prevenire efficacemente la maggior parte delle patologie croniche: dai tumori al diabete alle malattie cardiovascolari.
La dieta pianeterranea dalla A alla Z
La dieta pianeterranea, come suggerisce il nome stesso, nasce dall’idea di proporre il principio alla base della dieta mediterranea – i cui effetti benefici non hanno bisogno di essere ricordati – ovunque nel globo. Su Nature l’ha presentata la Cattedra UNESCO di Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II di Napoli, coordinata da Annamaria Colao, Ordinario di Endocrinologia e presidente della Società Italiana di Endocrinologia (SIE), assieme a uno staff di scienziati ricercatori in ambito medico, agroalimentare e ingegneristico.
La dieta mediterranea globale introduce di volta in volta i cibi a km 0 disponibili nelle diverse regioni del mondo, ma sempre tenendo fede alla nostra “piramide alimentare”: una solida base vegetale, un congruo apporto di grassi mono e polinsaturi e un consumo moderato di pesce, carne e latticini. Una ricetta semplice, ma potente: riduce del 30% il rischio di eventi cardiovascolari gravi come infarti e ictus, di oltre il 50% la probabilità di tumore all’endometrio nelle donne, del 30% il pericolo di diabete.
I “pezzi forti” della dieta mediterranea sono naturalmente l’olio extravergine d’oliva come fonte di grassi insaturi, noci, legumi, verdure, cereali integrali, frutta fresca o secca. Almeno in parte, i prodotti elencati sono reperibili ovunque (magari con qualche variazione sul tema). Naturalmente non sono identici ai nostri, ma presentano contenuti nutrizionali e caratteristiche simili e quasi sempre offrono pari benefici per la salute. Provare per credere.