Una novità di Postepay lascerà sicuramente tutti i clienti senza parole, un rimborso di 9000 euro. Qualcosa di veramente incredibile.
Postepay ad oggi è sicuramente tra i sistemi di pagamento più utilizzati in Italia, e va sottolineato a tal proposito che il processo di apertura del conto è super economico. La carta è accettata ovunque e soprattutto il servizio di Poste italiane offre ampia scelta: esistono infatti la carta normale, quella digitale, quella con IBAN. Ognuno quindi può ottenere quello che desidera per un prezzo molto basso rispetto alle carte di pagamento bancarie.
Questo nel tempo ha spinto tantissime persone verso tale strumento di Poste Italiane ma mai prima d’ora si era verificata una novità di questa portata. Stiamo parlando di qualcosa che lascerà tutti di stucco.
In questa occasione la cliente di Poste Italiane di Catania ha ricevuto un maxi rimborso da capogiro per qualcosa che probabilmente sarà capitato anche a qualcuno dei nostri lettori. Una situazione spiacevole che si è risolta però nel migliore dei modi.
La signora, infatti, aveva ricevuto un SMS di Poste Italiane che in realtà però era un tentativo di Spoofing. Sembrava un comune messaggio di Poste Info e invece non lo era. Oggi queste tecniche sono ampiamente utilizzate per truffare i cittadini, per questo bisogna prestare massima attenzione a messaggi, email e simili che sembrano del tutto veritieri ma nascondono invece un raggiro.
In questo caso i malviventi hanno utilizzato ‘informazioni bancarie’ tali da far cadere con maggiore facilità il malcapitato nella trappola. A causa di un errore erano stati sottratti alla donna quasi 9000 euro dal conto Postepay con ben 42 prelievi fraudolenti.
Secondo l’Arbitro Bancario e Finanziario Collegio di Palermo la cliente ha diritto al risarcimento dell’intera somma ovvero 8.891 euro che le sono stati sottratti con l’inganno. Il maxi rimborso dovrà avvenire proprio da parte di Postepay che, secondo i giudici, non ha adottato le misure adeguate per evitare la frode. Ci sono stati oltre quaranta pagamenti fraudolenti eppure Poste Italiane non ha fatto niente per bloccarlo, non si è insospettito di quello che stava accadendo. Quindi, in pratica, la responsabilità è anche sua.
Il conto della donna è stato prosciugato e se ne è resa conto solo quando, andando a pagare 10 euro, si è trovata con l’impossibilità di farlo per “mancanza di fondi”. A quel punto è ricorsa immediatamente a Postepay per verificare e ha scoperto l’accaduto. Il decreto legislativo n. 11/2010 impone alle banche e agli istituti simili di determinare dei sistemi per la tutela dei cittadini quindi con credenziali che siano sicure ma anche a verificare l’identità dell’utente quando avvengono delle operazioni. Laddove questo venga meno, da parte di Poste Italiane, viene meno una parte del contratto ed è per questo che non essendo colpa del cliente, l’azienda deve risarcire il danno.