Il Kermesse di Sanremo finisce spesso nella bufera, anche quest’anno non sono mancate forti polemiche per il comportamento di alcuni ospiti fin troppo polemici o stravaganti
Il Festival di Sanremo è uno degli appuntamenti in assoluto più attesi dell’anno e, in quanto tale, genera continuamente caos, questa volta però sembrerebbe che la questione sia finita male per la Rai che sarà costretta a risarcire.
Quest’anno nello specifico di cose, durante la settimana sanremese, ne sono successe eccome. Adesso ha iniziato a circolare un’altra notizia: la Rai si è trovata a pagare una cifra anche molto alta per colpa della kermesse.
Il Festival di Sanremo nella bufera
Il Festival di Sanremo quest’anno è stato più turbolento che mai: anche oggi che è terminato ormai da una decina di giorni, continuano a restare intatti i suoi strascichi. Come una frenata brusca che lascia i segni sull’asfalto, alcune “uscite” di alcuni artisti hanno lasciato delle tracce indelebili, che ancora oggi vengono discusse praticamente ovunque.
Non possiamo non citare, ad esempio, il celebre bacio tra Fedez e Rosa Chemical, che è arrivato addirittura in procura. Ma anche la distruzione delle rose scenografiche da parte di Blanco gli è costato davvero caro, letteralmente: pare, infatti, che anche il cantante sia stato denunciato per il suo gesto (decisamente non consono, fuori luogo e immotivato, questo è certo).
Nel mare magnum dei problemi legati al Festival di Sanremo, ne emerge uno, l’ennesimo potremmo dire: pare che la Rai sia stata condannata a pagare una cifra tra l’altro non bassa per via di un episodio risalente a diversi anni fa.
Ecco cos’è accaduto
Come riporta il Corriere della Sera, a causa del Festival di Sanremo, il tribunale di Genova nella sezione delle imprese ha condannato la Rai a pagare ben 40 mila euro. Il motivo? La scenografia usata sette anni fa era in realtà stata copiata a un’architetta genovese, Chiara Biancheri, che era solita pubblicare creazioni digitali con il nome d’arte di Lindelokse, acquistate poi da Mondadori.
Il titolo della sua opera era The scient of the night e adesso l’azienda dovrà rimuovere tutte le registrazioni del programma in cui compare.
A quanto pare, il fiore che fa parte della scenografia serviva per ricreare l’effetto scenico dello sboccio senza però dover ricorrere a fiori veri.
All’epoca il conduttore era Carlo Conti e le due co-conduttrici Madalina Ghenea e Virginia Raffaele. Vinsero gli Stadio con “Un giorno mi dirai”, mentre nella sezione “Nuove proposte” trionfò Francesco Gabbani con “Amen“.
Lo scenografo, invece, era l’architetto Riccardo Bocchini, del tutto ignaro della violazione di proprietà che di fatto stava avvenendo. Quest’ultimo, infatti, si era limitato a chiedere ai tecnici che lavoravano agli allestimenti di introdurre delle grafiche che avessero al centro dei fiori appunto, ma non sapeva loro dove esattamente le avessero prese.
In seguito alla notizia del furto di proprietà intellettuale, l’architetto si è limitato a comunicare di “essere totalmente estraneo alla vicenda”.