La situazione è molto seria e tutti potremmo ricevere questa comunicazione. Ma ci si può difendere. Ecco le procedure da seguire per salvare i nostri risparmi
E’ il messaggio che nessuno, mai, vorrebbe ricevere. Conto azzerato in un attimo e i risparmi di una vita evaporati via. Nell’era del digitale, infatti, comunicazioni assai importanti (nella loro drammaticità) arrivano soprattutto così. Il rischio è altissimo. Ma ci si può difendere. Ecco come.
Il proliferare delle transazioni online ha, per molti versi, facilitato la vita. Possiamo svolgere una serie molto ampia di operazioni direttamente dal nostro cellulare. Anche mentre non ci troviamo nella nostra abituale sede di residenza e lavoro. Accanto a questo, però, la crescita del web ha sviluppato anche moltissimi rischi.
Per esempio, l’ascesa di nuovi malware di tipo ‘wiper’ realizzati per compiere atti di sabotaggio molto precisi. Secondo gli analisti, nel corso del 2022, il 52,4% dei malware scoperti in Italia sia di tipo ‘zero-day’, sconosciuti e quindi aggirano le difese cibernetiche. Crescono anche i ‘commodity malware’, ossia virus malevoli che vengono utilizzati in modo diffuso e che sono facilmente acquistabili online. E si è rafforzata la struttura delle organizzazioni cybercriminali con la figura del ‘broker di compravendita’ degli accessi malevoli alle aziende
Il fenomeno in crescita è quello della ‘double extortion’: cioè la richiesta di un riscatto per sbloccare i dati, ma anche per non creare un danno reputazionale (‘public shaming’). Nel 2022, sono state tracciate oltre 110 attività ransomware sul perimetro italiano in modalità double extorsion. Il phishing resta la principale minaccia da affrontare, colpisce in maniera indiscriminata ogni vittima, con un largo utilizzo di archivi “zip” contenenti i virus, pari al 28% del totale. E’ facile cadere nella rete. Ma ci si può difendere. Ecco come.
Come salvare i propri risparmi
Quanto messo nero su bianco da Poste Italiane è in effetti molto preoccupante. Perché tratteggia la gravità e l’estensione di questi fenomeni truffaldini. Se Poste Italiane ha sentito la necessità di mettere in guardia gli italiani, significa che la situazione è molto preoccupante. Ma, allo stesso tempo, ci si può salvare.
Da sempre, peraltro, Poste è in prima linea per tutelare i cittadini da questi meccanismi criminali. E, allora, non ci resta che leggere e (soprattutto) seguire i suoi consigli. Con un vademecum pubblicato sul proprio sito ufficiale, Poste Italiane ci dice assolutamente di non comunicare i nostri dati, sebbene la comunicazione che ci arriva ci parli di “urgenza” nel farlo. Poste Italiane (come tutti gli istituti di credito) non chiede mai dati personali, quali password e pin.
Ancora, come abbiamo visto prima, molti virus si propagano tramite allegati apparentemente innocui. Non apriteli in nessun caso, soprattutto quando non siete convinti della autenticità del mittente. Questo per quanto concerne le comunicazioni online, che arrivano, solitamente, via mail o tramite sms. Ma Poste Italiane ci consiglia vivamente di diffidare anche di chi dovesse chiamarci e presentarsi come operatore dell’istituto.