Vite al limite, la fine di Octavia lascia tutti senza parole: cos’ha combinato Nowzaradan

La fine di Octavia ha lasciato tutti i telespettatori di Vite al Limite completamente senza parole: stavolta Nowzaradan si è superato, cos’ha combinato.

Perdersi una puntata di Vite al Limite, ammettiamolo, è davvero impossibile. Sul piccolo schermo nostrano a partire dal 2012, il docu-reality di Real Time sa sempre come intrattenere il suo pubblico, lasciandolo sempre di più di stucco. A renderlo totalmente imperdibile, però, non sono solo le storie che vengono puntualmente raccontate – ed alcune sono davvero traumatiche – ma anche le trasformazioni di ciascun suo protagonista.

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Octavia di Vite al Limite. Credits: Youtube (ffwebmagazine.it)

Se volessimo fare un resoconto di queste dieci edizioni di Vite al Limite, non possiamo assolutamente fare a meno di sottolineare quanto il pubblico del programma ne abbia viste davvero di cotte e di crude. Non solo, quindi, si sono alternati colpi di scena e clamorosi abbandoni, ma anche dei veri e propri cambiamenti shock. E la storia di cui vi andremo a parlare tra qualche istante, ce ne da proprio la conferma.

Vi ricordate di Octavia? La giovanissima ha chiesto aiuto al medico chirurgo iraniano nel corso della settima stagione del programma e subito ha saputo catturare l’attenzione su di sé per il suo ingente peso. Cosa sappiamo, però, adesso sul suo conto? L’abbiamo rintracciata sui social e vi garantiamo che vederla oggi vi lascerà senza parole.

La storia di Octavia a Vite al Limite

Chi sceglie di partecipare a Vite al Limite ha due unici obiettivi: chiudere definitivamente i conti col passato ed iniziare una nuova vita. Octavia Gahagans, a dispetto di alcuni dei suoi compagni di viaggio, è riuscita a centrarli entrambi. Prima di scoprire com’è diventata oggi, però, è opportuno conoscere la sua storia. E, soprattutto, cosa l’ha spinta a pesare alla sola età di 42 anni ben 314 kg.

Alle telecamere del programma, infatti, l’ex paziente del dr Nowzaradan ha rivelato di avere questa sua ossessione verso il ‘junk food’ da quando era solo una ragazzina. Prima di presentarsi in clinica, infatti, la quarantaduenne ha raccontato di essere stata vittima per anni ed anni di violenze sessuali. E di aver trovato nel cibo il suo migliore amico e conforto. A nulla, quindi, sono valse le parole delle sue famiglie, la Gahagans  mangiava tutto quello che le capitava davanti. Eccola come si presentava prima:

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Octavia Gahagans com’era a Vite al Limite. Credits: Youtube (ffwebmagazine.it)

Una storia, quindi, decisamente drammatica, quella di Octavia, che l’ha spinta a trovare nel cibo il suo unico conforto. Superata la soglia dei 40 anni ed impossibilitata a fare ogni cosa se non con l’aiuto di qualcuno di famiglia. Però la Gahagans ha capito che così non poteva andare più avanti. Ed ha così voluto chiedere aiuto al dottor Nowzaradan, lasciandolo completamente sorpreso con la sua trasformazione. All’epoca del suo primo ingresso in clinica, infatti, la paziente del chirurgo aveva un peso superiore ai 300 kg. Quando ne è uscita, invece, superava di pochissimo i 200 kg. Guardate, però, com’è diventata oggi.

Come sta oggi?

Nonostante il passato drammatico, però, Octavia non ha mai perso la sua voglia di vivere. E l’ha dimostrato quando, raggiunto un peso eccessivo, ha scelto di rivolgersi alle mani esperte del dottor Nowzaradan. In poco meno di 12 mesi, la giovane paziente ha perso esattamente 107 kg, soddisfacendo alla grande le sue aspettative. Siete curiosi, però, di sapere com’è diventata oggi? Guardatela qui:

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Octavia Gahagans dopo Vite al Limite. Credits: Facebook (ffwebmagazine.it)

A distanza di anni dalla sua partecipazione a Vite al Limite, la bella Octavia appare più in forma che mai. Non sappiamo a quanto ammonti il suo peso attuale, ma – dando uno sguardo approfondito al suo canale Facebook ufficiale – non si può fare a meno di notare quanto sia riuscita ad ottenere altri risultati straordinari anche dopo il programma. A questo punto, non ci resta che farle le nostre congratulazioni e sperare che continui sempre su questa stessa strada.

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