Lo switch off del Digitale Terrestre continua a far discutere: l’ultimo annuncio a tal proposito ha fatto arrabbiare gli italiani.
La campagna informativa del governo sullo switch off del digitale terrestre – il sistema di ricezione dei canali televisivi in alta definizione – è iniziato ormai oltre 2 anni fa e molti italiani sono già passati a televisioni di ultima generazione o si sono dotati di un decoder in grado di ricevere le nuove frequenze televisive. In teoria la data fissata per il completamento della transizione allo standard DVB-T2 HEVC-10 sarebbe proprio gennaio 2023, ma attualmente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Ministero dello Sviluppo Economico) non ha ancora fissato una data precisa.
Il motivo di questo ritardo nella comunicazione del momento 0, quello in cui i vecchi digitali terrestri smetteranno di funzionare è dovuto alla concreta possibilità che la data slitti addirittura a gennaio 2024. A quanto pare, infatti, sono ancora molti gli italiani che per pigrizia o per difficoltà economiche non si sono adeguati al nuovo standard. Al primo impatto, si può pensare che a bloccare il passaggio sia stata soprattutto la pigrizia, poiché per adeguarsi allo standard richiesto dall’UE bastava l’acquisto di un decoder da 20-30 euro, per altro gratuito per chi si trova in difficoltà economiche, visto che il governo aveva stanziato un bonus in grado di coprire l’intera cifra per l’acquisto.
Digitale Terreste, lo switch off slitta al 2024?
Tuttavia, secondo voci di corridoio, il motivo reale di questo possibile slittamento sarebbe un altro. Sembra infatti che in diverse zone d’Italia non esistano dei ricevitori di segnale adeguati al nuovo standard. Insomma, anche se le persone avessero già effettuato il cambio di dispositivi, non potrebbero ricevere i segnali a causa di un ritardo da parte del governo stesso nell’adeguare le strutture ricettive. Se le indiscrezioni dovessero rivelarsi vere, il Ministero di competenza starebbe valutando le tempistiche necessarie per adeguare le strutture e offrire un servizio adeguato ai cittadini, i quali giustamente potrebbero infuriarsi per la mancata ricezione dei canali, specialmente di quelli Rai, dopo aver effettuato una spesa – in alcuni casi ingenti – proprio per evitare questo problema.
Già oggi diverse associazioni consumatori stanno chiedendo l’esenzione dal pagamento del canone rai per quei cittadini che, dopo aver effettuato il cambio di dispositivo, non possono ricevere i canali Rai a causa dei ripetitori non adeguati allo standard DVB-T2. Un disservizio clamoroso, visto la martellante campagna informativa sulla necessità di effettuare il passaggio al nuovo standard degli ultimi anni. Precisiamo che al momento si tratta solamente di ipotesi e che in realtà l’annuncio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy potrebbe giungere da un momento all’altro, ponendo fine alle speculazioni a riguardo.
Tuttavia, se i problemi nella ricezione dei canali dovessero permanere oltre la data del definitivo switch-off, ci sarebbero polemiche furenti nei confronti del governo e della gestione della questione Digitale Terrestre. Voi avete già effettuato il passaggio? E se sì, avete approfittato del bonus decoder o di quello tv? Se siete tra i ritardatari, è probabile che vengano concessi nuovi bonus nel caso l’ipotesi dello slittamento al 2024 dovesse rivelarsi corretta.