I titolari di un conto Bancoposta si mettano in guardia: in Rete c’è un “tranello” che può costar loro molto caro. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Le truffe online sono in crescente diffusione in tutto il mondo: la previsione per il 2023 è di un danno stimato intorno ai 43 miliardi di dollari. Tra i raggiri più comuni ci sono il phishing e i fake shop, entrambi finalizzati alla cessione dei dati personali degli utenti, in particolare quelli bancari. E secondo una ricerca pubblicata dalla società di sicurezza informatica Kaspersky, l’Italia è al quinto posto per attività di phishing online dopo Germania, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.
I numeri sono allarmanti e invitano a fare più attenzione durante la navigazione. Molto spesso capita di ricevere email o sms da banche, Poste o altri istituti di credito, e non è facile capire se si tratta di una truffa o meno. Nelle scorse ore i riflettori del web si sono concentrati in particolare su una nuova truffa online che minaccia di prosciugare tutta la liquidità sul conto corrente Bancoposta.
La truffa online che colpisce i clienti Bancoposta
Molti utenti stanno ricevendo un messaggio a nome di Poste Italiane del tutto verosimile, ma truffaldino. La comunicazione, che utilizza la tecnica del phishing, mette in guardia da una possibile anomalia sul conto BancoPosta e invita a cliccare su un link per eseguire una verifica di sicurezza. Il phishing, lo ricordiamo, è una tecnica utilizzata per spingere le persone a consegnare i propri dati personali a scopo di truffa.
E’ importante sapere che spesso i criminali del web non entrano in possesso dei nostri dati con sistemi tecnologici ultra avanzati: siamo noi stessi a fornirglieli senza accorgercene. Cliccando sul link presente nel messaggio, infatti, si viene reindirizzati a un sito praticamente identico a quello di Poste Italiane. L’utente viene dunque indotto a fornire tutte le proprie credenziali, e gli hacker ne entrano immediatamente in possesso.
Si tratta di episodi tutt’altro che rari, soprattutto dopo la pandemia: le truffe online hanno raggiunto un picco a marzo del 2021, sebbene nella fase acuta del Covid-19 siano stati individuati e chiusi oltre 300 siti utilizzati per sottrarre dati agli utenti in maniera illecita. E gli attacchi non risparmiano gli uffici pubblici: lo scorso maggio un’offensiva informatica ha mandato in tilt il sito della Polizia di Stato con migliaia di email “false, ingannevoli e soprattutto rischiose”.
Nella malaugurata ipotesi che dovessimo accertare un addebito fraudolento, la prima cosa da fare è bloccare il conto e la carta di credito chiamando il numero verde fornito dall’istituto emittente. Nel caso del conto BancoPosta, si deve contattare il numero verde 800.00.33.22.Fortunatamente è possibile mettere al riparo i propri risparmi da eventuali truffatori che, in un modo o nell’altro, siano riusciti a effettuare prelievi non autorizzati sul conto. La legge prevede perfino la possibilità di chiedere il rimborso all’istituto di credito, cioè alla banca o alle Poste.
