La situazione di Gerry Scotti si fa complessa. Le ultime notizie sono pesantissime: è indagato anche lui. Ecco cosa sta succedendo
Il suo volto è uno dei più amati della televisione e ogni sera, su Canale5, tiene compagnia ai telespettatori con “Caduta Libera”, il quiz ormai storico dell’ora di cena. Nel suo passato, però, c’è un programma che più di qualsiasi altro l’ha segnato e reso famoso: “Chi Vuol Essere Milionario“. Gerry Scotti, infatti, è uno tra i conduttori più seguiti e richiesti e nel corso degli anni si è messo in gioco con diversi programmi, tra quiz e trasmissioni.
Nelle ultime ore, però, la sua situazione potrebbe compromettersi per sempre. In seguito a una denuncia presentata da un noto cantante a un programma televisivo che negli anni ha condotto anche Gerry Scotti, anche il conduttore di Caduta Libera è stato iscritto nel registro degli indagati.
Uno dei programmi che Gerry Scotti più ha condotto, oltre ai suoi storici quiz, è Striscia la Notizia. L’irriverente TG satirico di Antonio Ricci è una pietra miliare nella programmazione di Canale5 e, negli anni, ha sgominato truffe e denunciato ingiustizie, anche se non si è risparmiato qualche brutta vicenda legale. Negli ultimi anni, infatti, Claudio Baglioni ha denunciato Antonio Ricci, Enzo Iachetti, Ezio Greggio e Antonio Montanari (in arte mago Casanova) per diffamazione.
Questi, infatti, hanno scritto un e-book intitolato “Tutti poeti con Claudio” in cui accusavano il cantante di aver copiato, nei suoi testi, poesie e opere di Emily Dickinson, Cesare Pavese, Pierpaolo Pasolini, Oscar Wilde, Francis Scott Fitzgerald e Federico Garcia Lorca. Il tribunale di Monza ha già deliberato per ben due volte il sequestro del sito del TG satirico con particolare riferimento alle parti che contengono i rimandi al libro in questione ed ha fatto in modo che l’e-book non fosse più scaricabile.
Nelle ultime ore, però, a finire tra gli indagati c’è anche Gerry Scotti. In ben due puntate, infatti, il conduttore ha invitato il pubblico a scaricare l’e-book nonostante, come dice il giudice, il libro facesse passare Baglioni per “un disonesto che copia senza neppure dirlo“. Secondo il gip, ciò che dice il libro non è veritiero ed è frutto di manipolazione, mentre Antonio Ricci sostiene di non aver offeso nessuno e di aver semplicemente raccolto e riportato le segnalazioni dei telespettatori. Come andrà a finire per Gerry Scotti non si sa, ma il Tribunale si è già espresso: ha ragione Baglioni.